A Madrid e Barcellona previsto un testa a testa tra Podemos e i conservatori.
Le elezioni amministrative che si tengono questa domenica in Spagna segneranno probabilmente la fine dell’era del bipolarismo. I popolari del premier Mariano Rajoy, secondo i sondaggi,dovrebbero ottenere il maggior numero di consensi, non sufficiente però per governare da soli nelle varie regioni.
I nuovi partiti toglieranno spazio anche ai socialisti di Pedro Sanchez.
In attesa dei risultati previsti a partire dalle 22.30, a metà giornata l’affluenza era in calo, ad esclusione delle grandi città dov‘è attesa una forte partecipazione dei giovani, che potrebbe favorire Podemos.
Occhi puntati sulla formazione della sinistra anti-liberista, quindi, ma anche sulla moderata Ciudadanos, che raccoglie istanze di alcuni movimenti della società civile.
A Madrid la storica esponente del PP, Esperanza Aguirre, è contrastata dall’ex giudice Manuela Carmena, sostenuta da Podemos ed altre formazioni della sinistra radicale.
A Barcellona Ada Colau, rappresentante degli “indignati” e dei movimenti per il diritto alla casa, contende l’incarico di sindaco al nazionalista conservatore Xavier Trias.
“La campagna, piena di accuse e con poche proposte, – sottolinea l’inviato di euronews a Madrid, Carlos Marlasca – ha dato adito a un’elezione i cui risultati sono probabilmente i più difficili da prevedere di tutti i 40 anni della democrazia spagnola. Queste elezioni potrebbero confermare l’emergere di due forze, Ciudadanos e Podemos, ma potrebbero anche aprire la strada ad altre formazioni in vista delle elezioni politiche che si terranno entro fine anno.”