Il sistema di quote per la redistribuzione dei rifugiati e richiedenti asilo in Europa ancora al centro di critiche. Dopo le opposizioni di Regno
Il sistema di quote per la redistribuzione dei rifugiati e richiedenti asilo in Europa ancora al centro di critiche. Dopo le opposizioni di Regno Unito, Ungheria, Spagna ed Europa dell’Est, anche la Francia sembra ormai avviata sulla strada di una bocciatura di uno dei punti centrali del Piano sulle migrazioni presentato dalla Commissione europea.
Da Berlino, dove ha partecipato alla conferenza sul riscaldamento climatico Francois Hollande chiede a Bruxelles di procedere in un altro modo.
“Non possono esserci quote per i migranti” ha dichiarato Hollande “Il diritto di asilo non risponde ai numeri. Non possiamo concedere l’asilo in base al numero di persone prefissate. Se i rifugiati continuano a recarsi negli stessi Paesi, dobbiamo assicurarci che anche gli altri Stati
europei se ne prendano carico. Questo è ciò che intendo per distribuzione”.
Il fronte del no alla proposta dell’esecutivo europeo, cresce di ora in ora, mettendo a rischio l’approvazione dell’intero pacchetto di politiche che necessità per la sua entrata in vigore di essere approvato all’unanimità dai 28 Paesi europei.
Non ci sta Matteo Renzi che promette di recuperare il barcone affondato ad aprile con a bordo 800 migranti.
“Perché è giusto che tutto il mondo veda quello che è successo, e che è inaccettabile continuare a dire – come qualcuno sta dicendo – occhio non vede, cuore non duole”-
Al momento l’unico punto sul quale tutti gli Stati sembrano essere d’accordo resta la missione navale nelle acque libiche contro i traffici di scafisti e trafficanti di esseri umani, che potrebbe partire già entro l’estate.