Francia, mistero sulle scimmie rare rubate dallo zoo

Francia, mistero sulle scimmie rare rubate dallo zoo
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Gendarmerie e centri veterinari sono mobilitati in tutta la Francia, dopo il furto di alcune scimmie rarissime dallo zoo di Beauval a

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Gendarmerie e centri veterinari sono mobilitati in tutta la Francia, dopo il furto di alcune scimmie rarissime dallo zoo di Beauval a Saint-Aignan-sur-Cher, nel centro del Paese.

Rodolphe Delord, direttore dello zoo, ha spiegato che i 7 tamarini-leone dorato e i 10 uistitì argentati sono estremamente delicati: “Si tratta – spiega – di specie minacciate nel loro ambiente naturale, che necessitano di un’alimentazione e di cure particolari, disponibili soltanto in una struttura adeguata”.

#Rendezlespetitssinges#rendezlessingespic.twitter.com/IEa5BajxwZ

— ZooParc de Beauval (@zoobeauval) May 12, 2015

I responsabili dello zoo non hanno la minima idea di come sia avvenuto il furto. I giardini sono dotati di videosorveglianza e di un sistema di allarme con pattuglie di sicurezza.

Tra le piste valutate dagli inquirenti, spiccano quelle del furto commissionato da collezionisti privati e quella del mercato illegale degli animali rari da compagnia.

Secondo gli specialisti, il valore di un tamarino oscillerebbe tra i 5.000 e i 10.000 euro.

Tamarino-Leone dorato

Il tamarino-leone dorato pesa il doppio della maggior parte degli uistitì e dei tamarindi. Ha una criniera di peli lunghi, setosi, rossicci, e un muso grigio. Le mani snelle con le unghie lunghe sono usate per tenere i frutti mentre mangia e per sondare i buchi degli alberi e delle cortecce in cerca di larve di insetti. Spesso vivono un gruppi che vanno dai 4 ai 10 individui.

Questa specie originaria del Sud America orientale e delle foreste tropicali atlantiche è stata duramente penalizzata dalla deforestazione.

Gli sforzi per la sua conservazione sono iniziati fin dagli anni ’60. Essendosi riprodotta bene in cattività, è stata reintrodotta in natura nel Brasile sud-orientale.

Uistitì argentato

Lo uistitì argentato è un primate della famiglia dei Cebidi che vive isolato rispetto alle altre specie di uistitì nella zona sud-orientale del bacino amazzonico, colonizzando le aree di foresta pluviale.

Misura circa 50 cm di lunghezza per 400 grammi di peso. La tonalità del pelo è bianco-argentea, la faccia e le orecchie sono glabre, mentre la coda è scura o nera.

Si nutre principalmente di linfa e gommoresina che ricava incidendo la corteccia degli alberi con gli incisivi, lunghi quanto i canini e rivolti verso l’esterno. Se la linfa scarseggia, può ripiegare su altri alimenti, come frutta e nettare, o sugli insetti.

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