Dopo il blitz e lo scontro armato, gli interrogativi. Il Premier macedone Nikola Gruevski elogia l’operazione anti-terrorismo durata più di 24 ore a
Dopo il blitz e lo scontro armato, gli interrogativi. Il Premier macedone Nikola Gruevski elogia l’operazione anti-terrorismo durata più di 24 ore a Kumanovo, città a maggioranza albanese nel Nord della Macedonia.
Ma i residenti ieri hanno fischiato le forze speciali ed esprimono dubbi sull’accaduto. A cominciare da chi, tornando alle proprie case, ha ritrovato soltanto macerie. Fehmi Hajdari, albanese di Macedonia, abitante di Kumanovo:
“Qui non c’era nessun terrorista. Non ho idea di cosa stiamo parlando” dice. “La famiglia qui ha sentito degli spari, stavano dormendo. Sono scappati dalla finestra e si sono nascosti nel seminterrano fino a quando non è finito tutto e a notte fonda sono usciti”.
Negli scontri a fuoco sono rimasti uccisi, secondo le autorità di Skopje, 14 membri di un gruppo della guerriglia albanese proveniente dal Kosovo e 8 agenti delle forze dell’ordine macedoni.
Secondo il Primo Ministro Nikola Gruevski, l’operazione avrebbe evitato l’uccisione di 8.000 persone, potenziali vittime di attentati.
“La polizia macedone ha condotto un’operazione di alto profilo professionale. Neutralizzare terroristi che puntavano a destabilizzare la Macedonia è stato un gesto eroico, da patrioti” ha detto durante una conferenza stampa.
L’Osce ha espresso preoccupazione per la stabilità dell’Ex-Repubblica-Yugoslava di Macedonia (Fyrom, il nome ufficiale della Repubblica di Macedonia). Sulla vicenda la Nato ha chiesto che venga condotta un’inchiesta approfondita.