Italia, la scuola in piazza contro la riforma Renzi

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Di Euronews
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Scuole chiuse e docenti in piazza a Roma e in altre sei città italiane per lo sciopero generale contro la riforma scolastica proposta dal governo

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Scuole chiuse e docenti in piazza a Roma e in altre sei città italiane per lo sciopero generale contro la riforma scolastica proposta dal governo Renzi.

La “Buona scuola”, come è conosciuto il disegno di legge, non è poi così buona per i sindacati, che contestano l’ampliamento dei poteri dei presidi, i nuovi finanziamenti per le scuole private, il sistema di valutazione degli insegnanti e la scelta dei 100mila precari da assumere.

“Vogliamo manifestare contro un disegno di legge che modifica la natura della scuola così come ci è stata consegnata dalla Carta costituzionale – spiega Vincenzo Alessandro di CISL scuola – Vogliono sostituire la scuola basata sulla comunità educante con una scuola concorrenziale che finirà per creare alunni di serie A e di serie B”.

In corteo anche parte dei dirigenti scolastici, studenti e genitori preoccupati per il futuro dei figli.

“Ho un figlio di otto anni e vorrei che potesse avere le sue opportunità di studio. Vorrei che fosse libero di scegliere un liceo, un’università, e che se la potesse permettere. Vorrei che possa decidere se fare l’operaio o se fare l’architetto”.

Il premier Renzi ha obiettato di “non capire uno sciopero contro un piano da 100mila assunzioni”, ma i sindacati promettono di non mollare se la riforma non sarà profondamente cambiata prima o durante la discussione in Parlamento.

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