Cipro, il nord turco decide il presidente: continuità o cambiamento

Cipro, il nord turco decide il presidente: continuità o cambiamento
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Di Alfredo Ranavolo
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Il socialdemocratico Akinci leggermente favorito sul leader uscente Eroglu.

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Ritorno alle urne, una settimana dopo il primo turno, per 170mila ciprioti del nord, la parte dell’isola occupata militarmente dalla Turchia, unica a riconoscerla come Stato, dal 1974.

Lo scenario è nettamente cambiato rispetto a cinque anni fa, quando Derviş Eroglu si impose in un unico round, superando di poco il 50%, col secondo classificato al (Mehmet Ali Talat) al 42,85 per cento.

Il voto di sette giorni fa ha restituito un panorama molto frammentato, col presidente in carica in leggero vantaggio al 28,15% dei suffragi.

Dietro al 77enne leader conservatore, Mustafa Akinci, con il 26,94 per cento.

Il 67enne socialdemocratico è considerato il più favorevole a una riunificazione di Cipro sulla base di un sistema federale, con conseguente smilitarizzazione del nord.

I colloqui sulla riunificazione sono in stand by da ottobre del 2014, quando i greco-ciprioti sospesero la loro partecipazione per protesta contro le esplorazioni turche per la ricerca di gas naturale in quelle che considera sue acque territoriali.

Un inviato delle Nazioni Unite recentemente si è detto ottimista sul fatto che i colloqui in stallo potrebbero riprendere presto, forse già nel prossimo mese.

Altri due candidati hanno superato domenica scorsa il 20 per cento e i loro voti saranno decisivi per determinare l’esito di questo ballottaggio. Apertamente favorevole ad Akinci si è detto il candidato di centrosinistra Sibel Siber (22,7% dei voti), mentre non ha fornito indicazioni Kudret Ozersay (21,5%), che si ritiene abbia sottratto molti voti a Eroglu.

L’inviato di euronews, Bayraktar, sottolinea l’incertezza della contesa, anche se il candidato socialdemocratico è considerato dagli ultimi sondaggi leggermente favorito: “da una parte – dice davanti al palazzo presidenziale – l’attuale leader dei turchi-ciprioti, dall’altra Mustafa Akinci, che parla di cambiamento. Chi sarà il prossimo presidente dei turchi-ciprioti? Chi risiederà in questo palazzo per i prossimi cinque anni? Queste domande avranno presto una risposta.

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