Zarif: "le sanzioni contro l'Iran saranno cancellate in una sola volta"

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Di Euronews
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Il complesso negoziato sul nucleare iraniano, l’accordo preliminare, l’attuale fase di lavoro sui dettagli tecnici per raggiungere un’intesa

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Il complesso negoziato sul nucleare iraniano, l’accordo preliminare, l’attuale fase di lavoro sui dettagli tecnici per raggiungere un’intesa definitiva entro giugno, le sanzioni. Abbiamo discusso di questi temi con il ministro degli Esteri iraniano Mohammad Javad Zarif, durante una sua visita in Portogallo.

Reihaneh Mazaheri, euronews: Dopo mesi di negoziati, avete raggiunto un accordo-quadro. Ci dica di più, cosa accadeva dietro quelle porte chiuse, in particolare a Losanna?

Mohammad Javad Zarif, ministro degli Esteri iraniano: “I negoziati sono stati un tentativo di affrontare due obiettivi. Uno era quello di garantire che il programma nucleare iraniano sarebbe rimasto sempre pacifico, il secondo era quello di revocare le sanzioni. Dal nostro punto di vista, entrambi gli obiettivi erano ragionevoli, perché l’Iran non ha mai avuto l’intenzione di produrre l’arma nucleare, in nessun modo, e noi eravamo d’accordo nell’andare in quella direzione. Per quanto riguarda le sanzioni, queste non hanno aiutato nessuno nel corso di questo processo.
Per noi era importante poter avanzare verso questi due obiettivi e ci abbiamo provato. E’ stato difficile perché alcuni fra i nostri amici occidentali e partner negoziali erano arrivati a credere che le sanzioni fossero un vantaggio, qualcosa da non abbandonare facilmente. E ciò ha reso le cose molto difficili. Ci sono stati momenti duri anche a causa delle differenti interpretazioni dei vari aspetti dell’accordo finale, ma siamo stati in grado di concentrarci su tutte le soluzioni per tutti i problemi esistenti.
Adesso inizia la parte difficile, il cammino arduo del negoziato per redigere l’accordo finale. Ciò richiederà molto tempo, molto impegno. Ma credo che le decisioni politiche siano state già prese. Ora spetta a noi e ai nostri colleghi stilare le parti più tecniche dell’accordo”.

euronews: Dopo diciotto mesi di negoziati, le sanzioni restano il problema principale. Come crede lo si possa risolvere entro fine giugno?

Zarif: “Non stiamo parlando di graduale rimozione delle sanzioni. Purtroppo gli Stati Uniti hanno cominciato a parlare di questa rimozione graduale. Se si esamina la dichiarazione congiunta, la parola “sospensione” o la formula “a fasi” non appaiono affatto. E’ chiaro che tutte le sanzioni, economiche e finanziarie, saranno eliminate. Nel giorno dell’accordo andremo al Consiglio di Sicurezza e il Consiglio di Sicurezza adotterà una risoluzione che metterà fine alle precedenti risoluzioni. Così getteremo le basi per la cancellazione di tutte le sanzioni. E’ molto chiaro: non sarà un percorso graduale, non ci saranno sospensioni. Emerge molto chiaramente dall’accordo che abbiamo annunciato”.

euronews: “Ma la dichiarazione di Losanna non menzionava alcuna tabella di marcia per la revoca delle sanzioni….”

Zarif: “No, i tempi sono molto chiari, perché abbiamo raggiunto un accordo in base al quale prenderemo misure irreversibili, in cambio di misure irreversibili da parte di Stati Uniti, Unione Europea e Consiglio di sicurezza dell’Onu. Vede, la scorsa volta l’accordo di ginevra di novembre non si è concluso con un “fact sheet”. Il testo che noi iraniani avevamo prodotto allora è l’attuale documento riassuntivo dell’accordo. Gli Stati Uniti per ragioni interne, ed è loro diritto e prerogativa, hanno realizzato un “fact sheet”, che non corrisponde esattamente ai punti che abbiamo adottato. Quindi la cosa migliore per tutti noi è smettere di battersi, ma negoziare e una volta raggiunto l’accordo finale, rendere pubblico l’accordo finale”.

euronews: “Ma adesso i deputati iraniani hanno chiesto che anche la versione iraniana del “fact sheet” venga pubblicata. Perché non avete ancora pubblicato quei dettagli?

Zarif: “In realtà lo abbiamo fatto. Ho spiegato tutto per due ore e mezza in un’intervista alla televisione iraniana. Anche il mio collega Ali Akbar Salehi, direttore dell’Organizzazione Iraniana per l’Energia Atomica, è andato in tv per spiegare l’intero processo, per cui non abbiamo nulla da nascondere. Noi non ci occupiamo di reinterpretare quanto abbiamo convenuto. Ora dobbiamo scrivere, redigere e raggiungere un accordo su una bozza. Abbiamo detto sin dall’inizio che dobbiamo scegliere un percorso. C‘è quello dello scontro o quello della cooperazione. Non si può intraprendere un pezzo di entrambi. Se ci incamminiamo lungo il percorso dello scontro, gli Stati Uniti, l’Unione Europea e l’Onu continueranno a imporci sanzioni e l’Iran continuerà con il suo programma di arricchimento, senza limiti”. euronews: “Torno alla mia domanda, perché non volete pubblicare la versione iraniana del “fact sheet”? E’ una sua tattica per ridurre la pressione da parte dei fautori della linea dura all’interno dell’Iran?

Zarif: “Noi negoziamo per gli interessi nazionali, non per la pressione di gruppi politici. Penso che gli Stati Uniti dovrebbero fare lo stesso. Se dobbiamo pubblicare il “fact sheet” lo pubblicheremo. Ma credo che l’opinione pubblica iraniana ne sappia di più adesso”.

euronews: “Le farò i nomi di alcuni ministri degli Esteri che hanno partecipato ai negoziati con l’Iran e mi piacerebbe che lei li descrivesse con una o due parole. Il tedesco Frank-Walter Steinmeier?”

Zarif: “Un serio negoziatore”

euronews: “il francese Laurent Fabius?”

Zarif: “Un altro serio negoziatore”

euronews: “Il ministro degli Esteri cinese?”

Zarif: “Un buon amico e un serio negoziatore”.

euronews: “Il ministro degli Esteri russo?”

Zarif: “Anch’egli un buon amico e un serio negoziatore”.

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euronews: “E lo statunitense John Kerry?”

Zarif: “Una persona che si è impegnata molto, un serio negoziatore”.

euronews: “Passiamo alle questioni regionali, in particolare allo Yemen. L’attuale situazione nel Paese ha intensificato le differenze tra Iran e Arabia Saudita. Quale impatto avrà sul futuro della regione?”

Zarif: “Lo Yemen non è un teatro di scontro tra Iran e Arabia Saudita. Lo Yemen ha un problema che deve essere risolto dala popolazione yemenita, dai vari gruppi politici yemeniti e chiunque abbia un’influenza in quel Paese dovrebbe essere d’aiuto”.

euronews: “Cosa pensa dunque quando Lavrov afferma che vendere i missili contraerei S300 all’Iran sia dovuto alla situazione nello Yemen?”

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Zarif: “Abbiamo siglato un accordo, un contratto con la Russia molto tempo fa, per fornire mezzi per la nostra difesa aerea. Non si tratta di armi d’attacco, ma di difesa che abbiamo ordinato molto tempo fa alla Russia e adesso loro hanno deciso di onorare il contratto, l’impegno e la consegna”.

euronews: “Prima la loro consegna era contraria alle sanzioni dell’Onu”.

Zarif: “No, non è mai stata contro le sanzioni dell’Onu. Credo che la dichiarazione russa sia molto chiara: dicono di non aver mai violato le sanzioni dell’Onu. L’Iran non riconosce le sanzioni, le considera tutte illegali e ingiustificate. Ma la Russia ha preso la propria decisione e su questo punto le domande dovrebbero essere rivolte alla Russia. Crediamo che il ritardo nella fornitura di difesa aerea S300 fosse ingiusto, siamo soddisfatti per la decisione della Russia di rispettare il contratto”.

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