Francia. Jean-Marie, Marine, Marion Marechal: un Le Pen scaccia l'altro

Francia. Jean-Marie, Marine, Marion Marechal: un Le Pen scaccia l'altro
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Di Andrea Neri
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L’estrema destra francese, un marchio di famiglia che si trasmette di padre in nipote. Marion Marechal-Le Pen, nipote del Presidente onorario del

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L’estrema destra francese, un marchio di famiglia che si trasmette di padre in nipote. Marion Marechal-Le Pen, nipote del Presidente onorario del Front National Jean-Marie Le Pen, ha accettato di candidarsi alle regionali che si terranno il prossimo mese di dicembre nel Paca (Provenza-Alpi-Costa-Azzura).

Una decisione arrivata poche ore dopo la rinuncia del fondatore del Front National a presentarsi come capolista. Jean-Marie Le Pen, 87 anni, aveva deciso di fare un passo indietro dopo una diatriba con sua figlia, leader del partito.

Mon nouveau communiqué, 13 avril 2015 >>> http://t.co/lxDPD87zMw

— Jean-Marie Le Pen (@lepenjm) 13 Aprile 2015

Florian Philippot, Vicepresidente del Front National: “È piuttosto saggio aver scelto di ritirarsi visto che Marine Le Pen aveva detto che si sarebbe opposta alla sua candidatura” ha detto. “Un gesto saggio. Direi che ogni mossa che va nella direzione della saggezza è la benvenuta”.

La scelta della venticinquenne s’inserisce in un contesto di grave crisi interna al partito con la contrapposizione tra Jean-Marie Le Pen e sua figlia Marine. Quest’ultima si era opposta alla candidatura del padre dopo una controversa intervista al settimanale d’estrema destra Rivarol in cui Le Pen rilanciava il valore del Maresciallo Pètin e del regime di Vichy.

"La force d'une famille, comme la force d'une armée, réside dans la loyauté de ses membres"

— Jean-Marie Le Pen (@lepenjm) 10 Aprile 2015

Marine Le Pen, che salvo imprevisti si candiderà alle elezioni presidenziali del 2017, è impegnata da anni in un’operazione di “restyling” del partito fondato da suo padre, storicamente ancorato a posizioni fortemente nazionaliste, con evidenti venature di antisemitismo e una spiccata avversione nei confronti dell’immigrazione.

I sondaggi dimostrano in maniera sempre più costante che ogni volta che Jean-Marie Le Pen si lascia andare ad esternazioni estremiste, consolida la fedeltà dello zoccolo duro del partito ma allo stesso tempo incontra il dissenso della base crescente del Front National.

Il partito infatti incarna sempre più un voto di protesta, un voto di critica nei confronti dei presunti “danni” arrecati dall’Europa e dalla moneta unica, un voto identitario. Ma il volto presentabile del partito è sempre più a disagio di fronte a posizioni troppo smaccatamente razziste o nazionaliste.

Il fatto che il settimanale ‘Rivarol’ abbia dato spazio all’intervista di Jean-Marie Le Pen non è assolutamente casuale e rappresenta “un chiaro messaggio di contrapposizione con la linea troppo “softadottata da Marine.

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