Kenya in lutto. Nuove minacce da Al-Chebab

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Le milizie Al-Chebab rinnovano la minaccia di una lunga e sanguinosa ondata di attentati in Kenya, mentre il Paese osserva il lutto nazionale dopo

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Le milizie Al-Chebab rinnovano la minaccia di una lunga e sanguinosa ondata di attentati in Kenya, mentre il Paese osserva il lutto nazionale dopo l’attacco di giovedì scorso.

Intanto dalle indagini emerge che il figio di un rappresentante governativo della circoscrizione di Mandera faceva parte del commando che ha attaccato il campus dell’università di Garissa: 150 le vittime. Il suo corpo è stato identificato tra quelli di 4 degli assalitori uccisi durante il blitz delle forze dell’ordine.

Mohamed Kuno, considerato uno dei leader delle milizie islamiche Al-Chebab, sarebbe la mente dell’attacco secondo le autorità keniane che su di lui hanno messo una taglia equivalente a 200.000 euro circa.

Garissa, che dista meno di 200 chilometri dalla frontiera con la Somalia, sarebbe stata un facile bersaglio per le milizie islamiche Al-Chebab, provenienti in buona parte proprio dalla Somalia.

“È stato un autentico massacro, non un incidente. Tanti giovani uccisi in questo modo, senza ragione. L’unica ragione è che non erano musulmani, questa era la sola ragione” dice padre Joseph Alessandro, responsabile della chiesa di Nostra Signora della Consolazione, a Garissa.

Ora, dopo lo shock dell’attacco, il Kenya si interroga sulle proprie capacità di difesa di fronte all’infiltrazione dell’estremismo nel Paese. Tra le ipotesi avanzate dal govero di Nairobi, anche quella di costruire un muro di separazione alla frontiera con la Somalia.

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