Yemen, ancora scontri e proteste. L'Onu si riunisce per cercare una soluzione alla crisi

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Di Euronews
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519 morti e più di 1700 feriti. E’ questo il bilancio, provvisorio, delle violenze che in Yemen non sembrano voler cessare.Si intensificano gli

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519 morti e più di 1700 feriti. E’ questo il bilancio, provvisorio, delle violenze che in Yemen non sembrano voler cessare.Si intensificano gli scontri per il controllo di Aden, dove le truppe fedeli al presidente Hadi, con il sostegno dei bombardamenti della coalizione guidata dall’Arabia Saudita, hanno cacciato i ribelli houthi dal quartiere Crater e dal Palazzo presidenziale.
Il consiglio di Sicurezza dell’Onu si riunisce sabato per discutere una proposta russa per istituire delle “pause umanitarie” tra i bombardamenti. L’operazione militare “tempesta decisiva” ha rallentato l’avanzata dei ribelli houthi ma ha, come ovvio, gli effetti collaterali di una missione di tale portata: approfittando del caos creatosi nel Paese, al Quaeda è riuscita a prendere il controllo dell’importante base militare di Mukalla. Le tribù locali stanno combattaendo per riaverla. Intanto nella capitale Sanaa si continua a manifestare contro i raid sauditi, definiti dalla popolazione “un’aggressione contro gli yemeniti”.

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