Manoel de Oliveira: "Il cinema è il solo specchio della vita"

Manoel de Oliveira: "Il cinema è il solo specchio della vita"
Di Euronews
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Nel maggio 2008, Manoel de Oliveira è invitato alla sessantunesima edizione del Festival di Cannes, dove viene premiato per l’insieme della sua

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Nel maggio 2008, Manoel de Oliveira è invitato alla sessantunesima edizione del Festival di Cannes, dove viene premiato per l’insieme della sua opera. Il più anziano regista al mondo ancora in attività, che ha conosciuto il cinema muto, riceve la Palma d’Oro dalle mani di un amico, l’attore Michel Piccoli.

“Sono molto commosso – dice, non senza una certa ironia – per questo premio che finalmente ricevo”.

Nato nel 1908 da una famiglia di industriali di Porto, il giovane Manoel rivela una passione per lo sport: atletica, nuoto, corse d’automobili. E non disdegna la bella vita. Ma il richiamo del cinema si fa presto sentire: a 19 anni intraprende una carriera di attore.

Il ruolo più importante arriva a 25 anni con “La canzone di Lisbona”, primo film parlato in Portogallo. Pur continuando a formarsi nell’arte della recitazione, inizia ad acquisire esperienza anche dietro la macchina da presa, girando dei cortometraggi.

Nel 1940 si sposa con Isabel, da cui avrà quattro figli e con la quale condividerà il resto della sua vita.

Nel 1942 realizza il suo primo lungometraggio, “Aniki Bobo”: nello stile neorealista dell’epoca, descrive la sua visione del Portogallo attraverso la vita quotidiana dei bambini di Porto. Il film viene stroncato dalla critica.

Scottato da questa esperienza, poco amato dal regime al potere in Portogallo e in difficoltà economiche, Oliveira abbandona la regia, alla quale tornerà soltanto 14 anni dopo.

Col tempo, le esperienze cinematografiche si moltiplicano, la fama si consolida e, dagli Anni Ottanta, realizza quasi un film all’anno, con attori sempre più conosciuti.

Poco prima del centesimo compleanno, ha confidato a euronews che non bisogna mai fermarsi, per non morire. Quando gli abbiamo chiesto che cosa rappresenti il cinema per lui, ha risposto: “Il cinema è lo specchio della vita, lo è più di qualunque altra cosa. Anzi, il cinema è il solo specchio della vita. E, in quanto tale, è pure la memoria della vita.”

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