Il presidente del Kirghizistan Atambayev: "Putin ha riunificato la Russia"

Il presidente del Kirghizistan Atambayev: "Putin ha riunificato la Russia"
Di Euronews
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button

Dopo aver incontrato i principali leader europei, il presidente del Kirghizistan Almazbek Atambayev ha in programma un appuntamento cruciale. Una

PUBBLICITÀ

Dopo aver incontrato i principali leader europei, il presidente del Kirghizistan Almazbek Atambayev ha in programma un appuntamento cruciale. Una visita a Mosca per firmare l’adesione al blocco economico eurasiatico guidato dalla Russia e diventare membro a pieno titolo.

Andrei Beketov, euronews: “Diamo il benvenuto al Presidente Atambayev. La vostra visita a Bruxelles è una specie di addio visto che a maggio il Kirghizistan si appresta ad unirsi all’Unione Eurasiatica; è un allontamento dell’Europa?”

Atambayev: “No, è il contrario. Come parte dell’Unione Eurasiatica, il Kirghizistan avrà invece relazioni ancora più strette con l’Unione Europea. L’Europa dovrebbe estendersi da Lisbona e Bruxelles fino a Vladivostok, e, naturalmente anche fino a Bishkek.”

euronews: “Perché Bishkek ha deciso di unirsi a Mosca, piuttosto che a Bruxelles?”

Atambayev: “Noi siamo pronti ad aderire all’Unione Europea. Ma quando due anni fa avevo detto che eravamo pronti a firmare un accordo con l’Unione, mi è stato detto che l’UE non aveva una frontiera comune con il Kirghizistan.”

euronews: Questo è l’unico ostacolo?”

Atambayev: “A quanto pare sembra proprio così. C‘è solo una strada percorribile per noi in Europa. E questa passa attraverso la Russia e il Kazakistan. Credo che insieme ci muoveremo in questa direzione.”

euronews: “Le organizzazioni per i diritti umani criticano il Kirghizistan per aver seguito l’esempio della Russia a proposito delle leggi ‘contro la propaganda gay’ e della registrazione di “agenti stranieri”. Non state perdendo consensi e libertà democratica?”

Atambayev: “State confondendo il Kirghizistan con altri Paesi della regione. Il nostro Parlamento discute qualsiasi legge. Quando sento certe domande penso che molte persone ragionano ancora in modo antiquato. Il nostro Parlamento decide quali leggi adottare. E spesso ci sono leggi alle quali pongo il veto.”

euronews: C’era anche un disegno di legge per rimuovere il russo da lingua ufficiale. Ricordiamo quello che è successo in seguito a una mossa simile in Ucraina..”

Atambayev: “Il nostro Parlamento ha già cercato di fare una legge a tal proposito. Io ho posto il veto. Quando è scoppiata la rivoluzione in Ucraina, noi siamo stati gli unici in Asia centrale ad approvare quello che Kiev aveva fatto lo scorso febbraio. Abbiamo esortato gli ucraini a prestare maggiore attenzione alle questioni interetniche. Voglio ricordare che nel 2010, pochi mesi dopo la nostra rivoluzione, scoppiarono scontri interetnici nel Kirghizistan meridionale, come sta accadendo oggi nel sud dell’Ucraina. E noi li abbiamo avvertiti a riguardo.”

euronews: Qual è la posizione del Kirghizistan circa le azioni della Russia in Ucraina e sull’annessione della Crimea?

Atambayev: “Abbiamo sempre sostenuto l’integrità territoriale di tutti i paesi. La situazione in Crimea è il risultato di un referendum. Sono sicuro che se si facessero ancora decine di consultazioni, ovvero di referendum, il 90 per cento degli abitanti della Crimea voterebbe per l’annessione del Paese alla Russia. Per quanto riguarda l’Ucraina, penso che si debba porre fine all’attuale conflitto in corso, si deve trovare una soluzione e un compromesso. L’accordo di Minsk deve essere rispettato da entrambe le parti in causa.”

euronews: “La Russia è sempre più isolata dal punto di vista internazionale a causa di questa situazione. Questo sta trascinando anche il Kirghizistan nella stessa situazione?”

Atambayev: “ Le sanzioni adottate per punire la Russia stanno danneggiando l’intera regione e stanno creado parecchi problemi anche all’economia del nostro Paese. Credo tuttavia che non si rischierà un’escalation del conflitto tra Europa e Russia. Piuttoposto penso che si arriverà a una soluzione. L’Europa dovrebbe essere e restare unita.”

euronews: “Lei è stato il primo capo di Stato ad aver incontrato il presidente Putin il 16 marzo dopo la sua misteriosa scomparsa. Qual è stata la sua impressione, stava pensando a una resa dei conti con l’Occidente, con l’Unione europea?”

Atambayev: “Putin è l’uomo che è riuscito a riunificare di nuovo la Russia. Il Presidente Putin non vuole un confronto diretto. Ma allo stesso tempo deve proteggere gli interessi del Paese, e gli interessi della popolazione di lingua russa nel sud-est dell’Ucraina e, non solo.”

euronews: “Una delle principali minacce per l’Unione Europea in questo momento è rappresentata dall’autoproclamato Stato islamico. Il suo paese collaborerà con l’Europa per contenere questa minaccia?”

PUBBLICITÀ

Atambayev: “Sono stati spesi miliardi e miliardi di dollari per le guerre in Afghanistan, in Iraq, in Libia o altrove, è inutile.. non credo sia possibile fermare questa minaccia con la forza. L’unico modo è voler costruire un paese musulmano democratico e laico. Sono stanco di sottolineare che sarebbe stato molto più conveniente aiutare il Kirghizistan a diventare uno stato democratico e laico. Ma, come sapete, non abbiamo avuto alcun sostegno dai paesi democratici.”

euronews: Può dirci cosa avete imparato dall’Unione europea?”

Atambayev: “Fare buon uso di quello che rappresentano l’Unione europea e i suoi paesi membri, paesi democratici. C‘è un detto che dice “Meglio insegnare a pescare piuttosto che regalare del pesce”. Stiamo imparando con successo a combattere la corruzione, a votare senza brogli, a sbarazzarci delle caste intoccabili. Stiamo imparando a costruire una società giusta e democratica. Ecco questi sono i frutti che abbiamo colto dall’Unione Europea, ed è cosa non da poco”.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Un anno di carcere russo per il giornalista Usa, Evan Gershkovich

Putin: "Nessuna intenzione di attaccare i Paesi Nato, ma abbatteremo i loro F-16"

Lukashenko e Putin, attentato alla Crocus city hall: due versioni a confronto