Scuse Natanyahu ai palestinesi bocciate dagli Usa

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Di Andrea Neri
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Le scuse del Premier israeliano Benjamin Netanyahu alla comunità arabo-israeliana e palestinese per le affermazioni fatte in campagna elettorale non

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Le scuse del Premier israeliano Benjamin Netanyahu alla comunità arabo-israeliana e palestinese per le affermazioni fatte in campagna elettorale non solo non convincono gli Stati Uniti ma mettono in dubbio la sua credibilità.

Il capo dello staff del Presidente Barack Obama Denis McDonough è intervenuto a Washington alla conferenza nazionale del ‘J Street’, organizzazione vicina al centro-sinistra israeliano, e non ha risparmiato le critiche al Premier:

“Dopo le elezioni il Primo Ministro ha detto di non aver cambiato posizione ma per molti israeliani e per la comunità internazionale affermazioni tanto contradditorie mettono in dubbio il suo impegno per la soluzione dei due Stati, così come l’aver espresso l’idea che la costruzione di nuovi insediamenti serva una strategia finalizzata a dividere le comunità palestinesi. Non possiamo semplicemente far finta che non abbia mai fatto tali affermazioni” ha detto McDonough.

https://youtu.be/QcQ7PHfKqTg

Difronte alle previsioni della vigilia che lo davano nettamente in svantaggio alle legislative, Netanyahu aveva strizzazo l’occhio alla destra radicale affermando che la soluzione dei due Stati non vedrà mai la luce finchè lui sarà al governo.

Aveva inoltre invitato gli elettori del Likud a recarsi in massa alle urne per compensare l’elevata affluenza ai seggi nelle aree abitate dalla minoranza araba di Israele, fenomeno descritto come una minaccia. La Lista Araba, formazione politica che rappresenta gli arabi israeliani, ha bocciato le scuse di Netanyahu: “Le sue sono solo parole vuote finalizzate a preservare un regime razzista” si legge in una nota diffusa ieri.

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