Tra entusiasmo e lunghe code, a Sydney è stato riaperto il Lindt Café, diventato tristemente famoso per l’assalto dello scorso dicembre. A tre mesi
Tra entusiasmo e lunghe code, a Sydney è stato riaperto il Lindt Café, diventato tristemente famoso per l’assalto dello scorso dicembre. A tre mesi da quel giorno da incubo l’Australia cerca di spingersi oltre: sconfiggere il terrorismo con un gesto di resistenza. Massiccia la risposta dei cittadini anche in solidarietà al proprietario del locale, che ha vissuto la tragedia del sequestro.
“È bello vedere persone coraggiose – dice uno dei clienti – come quelle che hanno deciso di riaprire il locale. Non farlo sarebbe stato terribile. Avrebbero fatto un regalo ai criminali”.
Il 16 dicembre dello scorso anno il sequestro, dopo lunghe ore era stato interrotto dall’intervento delle teste di cuoio. Un’azione lampo in cui rimasero uccisi 2 ostaggi, un uomo e una donna, oltre al sequestratore, il predicatore radicale iraniano, Man Haron Monis, già noto alla polizia.