La Corte Suprema thailandese ha ritenuto ammissibile il processo a carico dell’ex primo ministro Yingluck Shinawatra. La donna, che non era presente
La Corte Suprema thailandese ha ritenuto ammissibile il processo a carico dell’ex primo ministro Yingluck Shinawatra.
La donna, che non era presente all’udienza, deve difendersi dall’accusa di malversazioni, e rischia una condanna che può arrivare fino a dieci anni di prigione..
“La corte ha esaminato i documenti dell’accusa e ha stabilito che il caso rientra tra le competenze della Corte Suprema, e più specificatamente della Divisione criminale per persone con incarichi politici”.
Secondo la Commissione anticorruzione, l’ex capo del governo, acquistando ingenti quantità di riso tanto da far crollare il prezzo sui mercati, avrebbe causato perdite allo stato per 16 miliardi di euro, alimentando la corruzione e danneggiado ulteriormente i singoli agricoltori.