Elezioni in Israele: scetticismo in Cisgiordania e nella striscia di Gaza

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Di Euronews
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Le elezioni in Israele non rappresentano nessuna speranza per la vicina Cisgiordania. Benjamin Netanyahu ha già annunciato che, in caso di

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Le elezioni in Israele non rappresentano nessuna speranza per la vicina Cisgiordania. Benjamin Netanyahu ha già annunciato che, in caso di vittoria,“non permetterà che sia creato uno Stato palestinese” e costruità nuovi insediamenti a Gerusalemme Est.

“Sono tutti partiti sionisti in competizione tra loro per confiscare la terra palestinese, uccidendo i palestinesi e controllando i luoghi santi compresa Gerusalemme”, dice Ali Salah, residente di Ramallah, una decina di chilometri a nord di Gerusalemme.

Un altro tema cruciale della campagna elettorale è come regolare i rapporti con la Striscia di Gaza, dominata da Hamas. Per il portavoce dell’organizzazione politica estremista, Fawzi Barhoum, i leader israeliani hanno tutti gli stessi obiettivi.
“Le persone con buona volontà sono destinate a perdere. Abbiamo visto nel corso degli anni tutti i partiti proseguire la politica dell’occupazione. Sono tutti colpevoli di crimini di guerra contro i palestinesi e contro l’umanità”, ha dichiarato Fawzi Barhoum.

Per le strade di Gaza predomina la disillusione. “Speriamo in un cambiamento positivo a favore della pace e dei negoziati, anche se a livello personale non mi aspetto niente dalle autorità di Israele”, dice Ranin Al-Nawajha, una residente.

Alla vigilia del voto, Hamas ha fatto sapere che la soluzione dei due Stati è divenuta impossibile a causa dell’espansionismo israeliano. Le attività di insediamento sono una violazione del diritto internazionale, dice ancora Hamsas. La prosecuzione o meno del cessate il fuoco, aggiunge l’organizzazione politica estremista,“dipende totalmente da Israele”.

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