Ciclone PAM, la testimonianza di una portavoce Unicef

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C‘è chi ha perso tutto. Chi non ha più neppure un tetto dove ripararsi. Sull’isola stanno arrivando i primi soccorsi: “Questa mattina siamo usciti

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C‘è chi ha perso tutto. Chi non ha più neppure un tetto dove ripararsi. Sull’isola stanno arrivando i primi soccorsi: “Questa mattina siamo usciti dalla nostra abitazione per dare un’occhiata in giro”, racconta Alice Clements una portovoce dell’Unicef. “Lo scenario era quello di distruzione dappertutto. Tetti sradicati, gli edifici crollati o semi-distrutti, macerie ovunque, moltissime case sono inagibili. Linee elettriche interrotte, smottamenti, frane, strade interrotte. Abbiamo dovuto camminare dove capitava, le auto non riescono quasi a circolare, le piogge e il vento torrenziale hanno fatto danni ingenti. Al momento è ancora difficile da capire a quanto ammontano i danni di questa tempesta. Io sono fortunata perchè alloggio in un albergo che ha retto all’impatto, ma ho una finestra rotta e non ho acqua nel bagno. Ci sono tuttavia moltissime persone che non hanno più alcun posto dove stare. Siamo davvero molto preoccupati per tutta questa gente.”

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