Se la sconfitta del gruppo Stato Islamico a Tikrit fosse l’inizio della sua fine. È la lettura, ottimistica, fatta dalle forze rivoluzionarie
Se la sconfitta del gruppo Stato Islamico a Tikrit fosse l’inizio della sua fine. È la lettura, ottimistica, fatta dalle forze rivoluzionarie iraniane, impegnate in Iraq, dopo l’entrata dell’esercito iracheno a Tikrit.
Un’offensiva durata 10 giorni quella dei militari di Baghdad che godono dell’appoggio delle Guardie Rivoluzionarie Iraniane nella lotta contro i militanti dell’autoproclamato Stato Islamico.
In realtà l’annuncio da parte dell’esercito iracheno dell’entrata a Tikrit non significa che la città sulle rive del Tigri, 200 chilometri circa a Nord di Baghdad, sia già completamente riconquistata.
Ma nei quartieri liberati i soldati di Baghdad sono accolti dai festeggiamenti. Secondo il comandante della Guardia Rivoluzionaria Iraniana Ali Jafari, data la posizione strategica e l’importanza di Tikrit l’Isis dovrà lasciare anche Falluja e Mosul e sparirà dall’Iraq.