A Fukushima 28 milioni di metri cubi di rifiuti radioattivi e 126mila sfollati

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Di Salvatore Falco Agenzie:  greenpeace.org
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L’11 marzo 2011 la terra trema per sei minuti in Giappone. Il terremoto di magnitudo 9 sarà il più forte mai registrato in tutto l’arcipelago

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L’11 marzo 2011 la terra trema per sei minuti in Giappone. Il terremoto di magnitudo 9 sarà il più forte mai registrato in tutto l’arcipelago.

L’epicentro è nell’Oceano Pacifico da dove si formano onde alte dai 4 ai 10 metri.

Nel giro di 30 minuti raggiungono la costa nord-occidentale distruggendo ogni cosa al loro passaggio. Uno tsumani terribile che uccide e fa sparire 18.480 persone. Un disastro naturale a cui ne seguirà un altro di proporzioni maggiori.

Perché lo tsunami travolge anche la centrale nucleare di Fukushima Daichi. Le onde causano un guasto elettrico al sistema di raffreddamento dell’unità 1.

Amazing, heartbreaking: the last farmer in Fukushima. Vice keeps bringing the best coverage again: https://t.co/XR69NnsQex

— nick kokonas (@nickkokonas) March 7, 2015

Il giorno successivo un’esplosione distrugge le paratie dell’edificio che ospita uno dei reattori. I vigili del fuoco non riescono a impedire la fusione di tre noccioli. È il peggior incidente nucleare dopo quello di Chernobyl. E dopo quattro anni, resta l’emergenza del trattamento delle oltre 300 mila tonnellate di acqua contaminata alle quali si aggiungono 400 tonnellate di acque che passano quotidianamente dal sito e si contaminano.

Fukushima: Air & land still contaminated, in EN http://t.co/2nK4sXzQhR & FR http://t.co/kjezMWzoRn#AFPpic.twitter.com/tAirzSMwHv

— AFPgraphics (@AFPgraphics) March 10, 2015

La peggiore catastrofe nella storia del Giappone. Era dalla Seconda Guerra mondiale che le autorità di Tokyo non ordinavano l’evacuazione di un territorio. 150.000 persone hanno dovuto lasciare le loro case e intorno alla centrale è stata delimitata una zona rossa.

Photos: Waste disposal crisis inside the Fukushima exclusion zone http://t.co/AcpbYwZzu2pic.twitter.com/JWIXZB5Y4w

— Al Jazeera America (@ajam) March 9, 2015

Quattro anni dopo, 126.000 persone non possono ancora tornare a casa. Le foreste e i fiumi rilasciano radioattività che raggiunge le zone decontaminate. Le stime parlano di 28 milioni di metri cubi di rifiuti atomici.

#Fukushima La decontaminazione di città e villaggi produrrà almeno 15 milioni di m3 di rifiuti nucleari pic.twitter.com/ZPEAEAx5mu

— Greenpeace Italia (@Greenpeace_ITA) March 10, 2015

Il disastro di Fukushima ha spinto il Giappone a fermare i suoi 48 reattori (che coprivano circa il 30% della produzione elettrica). Ma dopo 18 mesi senza energia nucleare, ma anche senza un solo black-out, il governo programma di riavviare la produzione in 4 reattori.

In quattro anni, però, è cresciuta l’ostilità dei giapponesi. Due persone su tre sono contrarie al ritorno al nucleare e alla manifestazioni di piazza fanno seguire i ricorsi davanti alla giustizia.

#Fukushima, Tokyo ricorda lo tsunami. Ma di emergenza #nucleare non si parla http://t.co/qsTPcMMHvQpic.twitter.com/Rh9AFNtYkN

— Il Fatto Quotidiano (@fattoquotidiano) March 10, 2015

Minamisoma city near the damaged #Fukushima npp pledges 2 be nuclear-power free http://t.co/SkaYUOplo3#antinuclearpic.twitter.com/nESvSzS6jl

— You&Me ECHO (@yumisophia) March 3, 2015

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