Tsipras incassa l'appoggio di Renzi: "crediamo ad accordo in Europa"

Tsipras incassa l'appoggio di Renzi: "crediamo ad accordo in Europa"
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Di Alfredo Ranavolo
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Domani "esordio" al consiglio europeo per il leader greco. Juncker apre: "forse qualcosa dovremo cambiarla".

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Matteo Renzi si butta a sinistra, almeno sulla strada di Bruxelles. Il primo incontro con il neopremier greco, Alexis Tsipras offre una combattiva sponda per andare a cercare di limare le regole dell’austerità.

“Le proposte che andranno al negoziato troveranno l’Italia sempre desiderosa di ascoltare,
confrontare e condividere” ha detto il presidente del consiglio nella conferenza stampa congiunta.

“Io credo fortemente – ha, inoltre, affermato – che ci siano le condizioni per trovare un’intesa tra le istituzioni europee e le autorità greche. Pensiamo che ciascuno di noi, nei nostri Paesi, debba fare le riforme”.

Stessa generazione, stesse parole chiave, ma il segno delle riforme non appare proprio il medesimo, tra il primo anno (quasi) di premierato di Renzi e i primi passi di Tsipras.

L’apertura di credito renziana non è sfuggita al principale sostenitore di Tsipras in Italia, Nichi Vendola con la sua Sinistra ecologia e libertà che su twitter ha scritto “ora il Presidente del consiglio Renzi dimostri con i fatti, in Italia e in Europa, il sostegno promesso alla nuova Grecia. Così può recuperare il tempo perduto andando dietro alla destra e alla Merkel nei mesi che abbiamo alle spalle”.

Il leader della sinistra ellenica ripete che la troika non ha offerto soluzioni ma solo peggiorato la situazione: “la politica della troika ha abbassato tutti i nostri indici, invece di aiutarci a costruire un sistema di riscossione delle tasse lo ha distrutto, ha fatto crollare la borsa, scappare gli investitori, invece di attirarli e creato un dramma sociale nella
popolazione”.

Ma assicura che né i cittadini né i creditori europei, devono avere paura del nuovo governo greco.

“Finora – ha detto Tsipras – sono i poveri e la classe media che hanno pagato il prezzo della crisi e non certo i ricchi. In Grecia abbiamo avuto uno Stato corrotto che vogliamo cambiare. È il nostro primo obiettivo. Per il popolo greco e i partner europei”.

Renzi piazza sul finale la mossa istrionica. A Tsipras, intenzionato a non indossarne fino a che il suo Paese non sarà uscito dalla crisi, regala una cravatta di buon auspicio.

Da portare, almeno nel bagaglio, a Bruxelles, dove mercoledì prende parte al suo primo consiglio europeo, incontrando anche il presidente della commissione Jean Claude Juncker, dal quale è giunto un parziale spiraglio.

“Può darsi che dovremo adattare alcune delle nostre politiche. Ma non cambieremo tutto soltanto perché i risultati delle elezioni sono piaciuti ad alcuni e non ad altri” ha detto a Strasburgo, al parlamento europeo.

Martedì incontro anche tra il ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis e il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan: “la crescita di Atene è interesse comune”, ha sottolineato il titolare di via XX Settembre. Mercoledì sarà da Draghi.

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