È salito ad almeno 15 – 18 secondo alcune fonti – il numero complessivo dei morti in un fine settimana di sangue che ha segnato in Egitto il
È salito ad almeno 15 – 18 secondo alcune fonti – il numero complessivo dei morti in un fine settimana di sangue che ha segnato in Egitto il IV anniversario della rivolta che portò alla deposizione di Hosni Moubarak.
Almeno 13 manifestanti sono rimasti uccisi negli scontri con le forze dell’ordine al Cairo, una quattordicesima persona è morta ad Alessandria. Almeno un agente di polizia è rimasto ucciso. Gli scontri, che domenica sono proseguiti a Matariyah, ad Est della capitale, hanno coinvolto principalmente gruppi di sostenitori dei Fratelli Musulmani. Si è trattato degli scontri più violenti da quando è andato al potere il Presidente Abdel Fatah al-Sisi.
Le autorità del Cairo intanto negano che la morte, sabato, dell’attivista di una piccola formazione di sinistra sia stata causata da proiettili di gomma sparati a distanza ravvicinata dagli agenti che hanno disperso la manifestazione non autorizzata.