In Ucraina almeno tredici persone sono morte e decine di altre sono rimaste ferite per i tiri di mortaio che hanno centrato un autobus a Donetsk
In Ucraina almeno tredici persone sono morte e decine di altre sono rimaste ferite per i tiri di mortaio che hanno centrato un autobus a Donetsk, roccaforte dei separatisti filorussi.
Secondo testimoni oculari i colpi sono arrivati mentre stavano passando un tram e un filobus, che ha preso fuoco, insieme ad un’auto di passaggio.
“Abbiamo sentito uno scoppio e siamo corsi qua. Abbiamo visto l’autobus distrutto, la macchina esplosa, un sacco di cadaveri. Sul bus c’era un ferito che chiedeva aiuto”.
Il governo di Kiev ha negato proprie responsabilità per i tiri di artiglieria, e ha accusato della strage i ribelli filorussi. Lo scorso 14 gennaio un bombardamento analogo fece strage di un bus fermo a un check point dell’esercito.
Intanto, cambia scenario la battaglia attorno all’aeroporto di Donetsk, dopo la decisione dell’esercito ucraino di ritirarsi lasciando lo scalo in mano ai separatisti.
Sembra cosi cadere nel vuoto l’appello lanciato da Berlino dai ministri degli Esteri dei quattro paesi, che ieri avevano chiesto la sospensione degli scontri e il ritiro delle armi pesanti.