Turchia. Parlamento salva ex-Ministri accusati di corruzione

Turchia. Parlamento salva ex-Ministri accusati di corruzione
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Di Andrea Neri
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Il Parlamento turco ha bocciato la richiesta di togliere l’immunità, per deferirli alla Corte Suprema, a 4 ex-Ministri della Repubblica coinvolti

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Il Parlamento turco ha bocciato la richiesta di togliere l’immunità, per deferirli alla Corte Suprema, a 4 ex-Ministri della Repubblica coinvolti nella tangentopoli del Bosforo e accusati di corruzione.

L’Akp, il partito del Presidente Erdogan che ha la maggioranza assoluta all’Assemblea, non ha avuto difficoltà benchè una cinquantina di deputati abbiano votato con l’opposizione.

“Significa che non hanno trovato argomenti contro di loro. Dobbiamo rispettare la decisione del Parlamento” dice un residente di Istanbul.

“Hanno aperto una nuova via nella società: adesso i ladri sono ufficialmente accettati!” ironizza invece un commerciante. “Il Presidente ha esercitato pressione sull’Akp. I deputati non hanno votato con libertà di coscienza” dice.

I segnali che gli ex-Ministri di Interni, Affari Europei, Ambiente e Finanze sarebbero stati protetti c’erano tutti. Con una pratica assai inusuale, lo stesso Presidente della Repubblica Recepp Tayyip Erdogan aveva presieduto il gabinetto, al posto del Premier, alla vigilia del voto.

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