Fanno parte dei 12 fermati nella notte tra giovedì e venerdì. Per gli investigatori hanno offerto aiuto diretto o indiretto ai terroristi.
Si comincia a delineare la tela delle complicità di Amedi Coulibaly. Secondo gli inquirenti francesi, per quattro dei dodici fermati nella notte tra giovedì e venerdì per legami col terrorista che ha aiutato i fratelli Kouachi ci sono gli estremi per un’incriminazione.
Sono comparsi martedì davanti ai magistrati antiterrorismo. Avrebbero fornito, direttamente o indirettamente, aiuti all’uomo che è stato ucciso nel supermercato kosher dell’est di Parigi.
A Port de Vincennes è andato a rendere omaggio, martedì mattina, il sindaco di New York Bill De Blasio. Poi la visita sul luogo dell’eccidio di Charlie Hebdo, oltre all’incontro con la collega parigina Anne Hidalgo.
Lunedì, invece, le esequie alla prima vittima di Coulibaly, l’agente della polizia municipale Clarissa Jean-Philippe. I suoi funerali a Sainte Marie, in Martinica, hanno visto la partecipazione di migliaia di persone.
Alla giovane, che aveva appena finito il suo addestramento quando è stata uccisa, verranno dedicati una piazza e un monumento nella sua città d’origine.