Lassana Bathily è cittadino francese. Per altri richiedenti, il cammino è lungo e incerto

Lassana Bathily è cittadino francese. Per altri richiedenti, il cammino è lungo e incerto
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Di Euronews
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A ventiquattro anni, Lassana Bathily è un eroe per caso. Originario di un piccolo villaggio nel nord-ovest del Mali, arriva in Francia nel 2006 per

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A ventiquattro anni, Lassana Bathily è un eroe per caso. Originario di un piccolo villaggio nel nord-ovest del Mali, arriva in Francia nel 2006 per raggiungere suo padre. Dopo gli studi in un istituto professionale, ottiene un diploma come piastrellista. Alla notorietà che gli è piombata addosso, non era preparato.

Lo scorso nove gennaio, si trova nel supermercato kosher di Vincennes, a Parigi, dove lavora come commesso da oltre 4 anni. Quando Amedy Coulibaly fa irruzione, riesce a nascondere sei clienti, tra cui un neonato, in una camera refrigerata. Poi scappa, informando i poliziotti di ciò che sta avvenendo all’interno.

“Poteva essere un cristiano, un ateo, un musulmano – spiega – Se vedo una persona cattiva che spara, fa male. Non l’ho fatto perché erano ebrei… l’ho fatto per impedire qualcosa di inumano. Non si può lasciare uccidere un essere umano innocente”.

Al suo arrivo in Francia, Lassana segue il lungo iter dei sans papiers. Nel 2009, evita per un soffio l’espulsione. Deve attendere altri due anni per ottenere un permesso di soggiorno che gli consenta finalmente di trovare lavoro. Musulmano praticante, sogna di diventare cittadino francese. Nel mese di luglio, ne aveva fatto domanda.

“E’ un Paese che mi piace molto – dice – perché, anche se non possiedi niente, anche se ne non hai documenti e non hai un soldo, sei assistito comunque. Francamente, è proprio un bel Paese, mi piace la Francia!”.

Senza questo atto di coraggio, Lassana avrebbe probabilmente aspettato a lungo prima di ottenere la nazionalità francese, come succede a decine di migliaia di candidati ogni anno.

Dopo la stretta sull’immigrazione decisa dall’ex presidente Nicolas Sarkozy, il numero delle naturalizzazioni in Francia non ha fatto che diminuire.

Per convincere la prefettura, occorre conformarsi a criteri sempre più selettivi: di età, residenza, integrazione professionale, moralità. Ma non c‘è garanzia che tutto ciò sia sufficente. E una risposta può farsi attendere anche 18 mesi.

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