Charlie Hebdo: dall'Algeria al Pakistan proteste contro le caricature

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Di Euronews
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Proteste in diversi Paesi musulmani contro l’ultimo numero di Charlie Hebdo: per le strade di Algeri circa duemila persone hanno stravolto lo slogan

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Proteste in diversi Paesi musulmani contro l’ultimo numero di Charlie Hebdo: per le strade di Algeri circa duemila persone hanno stravolto lo slogan “Io sono Charlie”, gridando “Io sono Kouachi”, in riferimento agli autori della strage al settimanale satirico francese. La protesta è degenerata in scontri quando i manifestanti hanno tentato di forzare il cordone della polizia nei dintorni dell’Assemblea Nazionale.

Anche a Istanbul un gruppo di fedeli ha espresso solidarietà ai fratelli Kouachi, mostrando anche l’immagine di Osama Bin Laden. I manifestanti hanno risposto all’appello di un’associazione dell’Islam radicale e si sono riuniti davanti a una moschea di un quartiere ultraconservatore della metropoli turca. “Siamo qui per protestare contro l’insulto nei confronti del nostro profeta e per pronunciare preghiere funebri per i nostri due fratelli”.

Proteste anche in diverse città del Pakistan, dove il parlamento ha condannato all’unanimità le caricature di Maometto. A Karachi i manifestanti si sono scontrati con la polizia quando hanno tentato di avvicinarsi al consolato francese. In Niger quattro persone sono morte durante una manifestazione contro Charlie Hebdo.

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