Alla corte dei Golden Globes vince "Boyhood"

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Anche la ribalta dei Golden Globe non sfugge all’ondata d’indignazione planetaria, di solidarietà che ha attraversato tutto il mondo a partire dalla

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Anche la ribalta dei Golden Globe non sfugge all’ondata d’indignazione planetaria, di solidarietà che ha attraversato tutto il mondo a partire dalla Francia.

I milioni di cristiani, ebrei, mussulmani che hanno manifestato a Parigi e in tutto il mondo sono stati al centro del discorso di George Clooney che ha ricordato anche gli attori scomparsi nel 2014 Robin Williams e Lauren Bacall. Cosi’ Clooney ha concluso il discorso di ringraziamento dopo aver ricevuto il premio speciale ‘Cecil B. DeMille’ per il suo impegno umanitario alla 72esima edizione dei Gloden Globes: “hanno marciato a sostegno dell’idea che non cammineremo nella paura. Je suis Charlie”.

Un film costato 12 anni di lavoro, Boyhood, è il
grande vincitore alla cerimonia dei premi assegnati dalla stampa estera di Hollywood.

Dedicato alla vita di una famiglia attraverso gli occhi di un ragazzo, dai primi anni della sua esistenza fino all’ adolescenza il film vince il Globo d’oro
come migliore opera drammatica, oltre a quello per la regia, a Richard Linklater, e per la migliore attrice non protagonista, Patricia Arquette.

Sorpresa invece per il premio a “The Grand Budapest Hotel”, una co-produzione britannico-tedesca, che ha portato a casa il Golden Globe per la migliore commedia.

Julianne Moore vince il premio per l’interpretazione femminile con il suo ruolo in “Still Alice,” tratto dal romanzo di Lisa Genova su una donna afflitta dall’ Alzheimer.

Amy Adams incassa il premio per la commedia “Big Eyes.”

Diretto da Tim Burton, il film si concentra sull’artista americana Margaret Keane che divorzierà dal marito che vuole apparire come il vero autore dei suoi quadri.

Miglior attore dei Golden Globe il 33enne britannico Eddie Redmayne protagonista di “La teoria del tutto” in cui interpreta in modo commovente e convincente il genio di Stephen Hawking.

Il film Birdman, già dato tra i favoriti, porta a casa il premio alla migliore sceneggiatura e al migliore attore protagonista, Michael Keaton. Quest’ultimo, con il ruolo di un attore di comic-movies sul viale del tramonto, ha provocato un
effetto inverso alla sua carriera ed ora è dato fra i favoriti agli Oscar.

Infine, il film russo “Leviatano”, del famoso regista Andrey Zvyagintsev ha vinto il Golden Globe per il miglior film in lingua straniera, per la prima volta un film russo in quasi 50 anni.

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