Charlie Hebdo: chi sono i fratelli Kouachi, presunti autori della strage

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Di Euronews
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Cherif e Said Kouachi, i due fratelli uccisi in un assalto compiuto dalle forze speciali a Dammartin en Goele, erano da anni sulla lista nera del

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Cherif e Said Kouachi, i due fratelli uccisi in un assalto compiuto dalle forze speciali a Dammartin en Goele, erano da anni sulla lista nera del terrorismo negli Stati Uniti, secondo Washington. Cherif, il più giovane, era noto da tempo all’antiterrorismo francese.

Nelle immagini diffuse in occasione dell’attentato di mercoledì contro Charlie Hebdo in cui sono morte 12 persone sembra evidente la loro familiarità con le armi. Molti i punti da chiarire, sulla rete di complicità che li ha aiutati e sull’appartenenza a un gruppo organizzato.

Cherif, il fratello minore, appena ventenne aveva fatto parte della cosiddetta “filiera di Buttes-Chaumont”, nel diciannovesimo arrondissement di Parigi: di lui dieci anni fa parlò un reportage della tv pubblica francese dedicato al terrorismo, si raccontava come un suo coetaneo si faceva passare per predicatore, indottrinando i giovani del quartiere per spingerli alla jihad contro gli statunitensi in Iraq.

Anche Cherif Kouachi voleva partire, ma fu fermato mentre stava per farlo. Nel 2008 è stato condannato a tre anni di carcere. Nel 2010 il suo nome appariva in un piano per far evadere un estremista, ex membro del gruppo islamico armato algerino, condannato all’ergastolo per l’attentato nella metropolitana di Parigi, nel 1995.

Said, il fratello maggiore, si sarebbe recato nello Yemen, nel 2011, dove sarebbe stato addestrato all’utilizzo delle armi, secondo fonti statunitensi.

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