Trasporto aereo resta il più sicuro: relativamente pochi gli incidenti

Trasporto aereo resta il più sicuro: relativamente pochi gli incidenti
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Di Euronews
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Nonostante le ultime notizie possano fare pensare al contrario, l’aereo rimane il mezzo di trasporto più sicuro. È una questione di probabilità e percezione del rischio ma le statistiche vengono in aiuto a chi si blocca davanti a una comportamento che potrebbe essere definito irrazionale: la paura di volare.

Le strade rimangono di gran lunga il modo più pericoloso per spostarsi, anche se nel corso degli anni la sicurezza è aumentata in tutti i settori. Uno studio Eurostat mostra che ad esempio nell’Unione Europea nel 2009, sul totale delle morti nel settore dei trasporti, l’asfalto ha reclamato nove vittime su dieci.

In Italia il tasso di sei morti per 100 mila persone riscontrato nel 2012 è più alto della media dell’Unione Europea, come rilevato da International Transport Forum. In generale comunque gli incidenti fatali nel paese sono in netta diminuzione persino per i motociclisti, da sempre i più a rischio, mentre l’incremento del 2,5% nella proporzione di ciclisti uccisi nel 2012 mostra l’unico trend negativo.
Se il numero dei decessi si è senz’altro ridotto nel corso del tempo, grazie anche ai requisiti di legge e alla maggior sicurezza di mezzi e infrastrutture, l’incidenza di un singolo evento può essere relativamente alta, soprattutto quando sono coinvolti aerei o treni.

Per quanto riguarda il traffico aereo, nel 2014 si sono verificati 112 incidenti, 36 dei quali senza vittime, mentre la grande maggioranza ha avuto un numero di morti sotto la dozzina: queste le cifre contenute nell’archivio del Bureau of Aircraft Accidents Archives (BAAA) di base in Svizzera, che mostrano come solo nove voli abbiano contribuito alla maggior parte delle 1326 vittime.

L’abbattimento del volo Malaysia Airlines nei pressi di Donetsk nel corso dei combattimenti in Ucraina ha causato il numero maggiore di vittime (298), seguito da quello del volo MH370 della stessa compagnia scomparso nell’Oceano Indiano con 239 persone a bordo. L’aereo, probabilmente disperso nel mar di Giava il 28 dicembre con 162 tra passeggeri ed equipaggio, chiude il 2014 con un funesto terzo posto. Il 2013 era stato l’anno migliore per i passeggeri con molti meno morti (453) nonostante un numero di incidenti maggiore (137). Addirittura, il migliore dal secondo dopoguerra.

Sempre secondo i numeri del BAAA, l’anno scorso sono partiti più di 30 milioni di aerei e il tasso medio di incidenti, non necessariamente mortali, a settembre 2014 è stato di 2,1 per milione di voli.
Resta quindi il fatto che se anche il numero delle vittime è elevato, il rischio che l’aereo su cui ci imbarchiamo ci risulti fatale è relativamente ridotto.

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