Per la comunità cubana degli Stati Uniti la caduta del “muro” tra i due Paesi apre una nuova epoca. Washington si prepara a una possibile visita di
Per la comunità cubana degli Stati Uniti la caduta del “muro” tra i due Paesi apre una nuova epoca. Washington si prepara a una possibile visita di Castro dopo l’avvio delle relazioni diplomatiche ferme dal 1961 tra Stati Uniti e Cuba. Per Joaquin Cabrejas, proprietario del ristorante ‘‘The Cuban Corner’‘, ritrovo di cubani a Washington, è centrale la revoca delle restrizioni sui viaggi dall’isola caraibica. “Democrazia, libertà, viaggiare liberi senza restrizioni andando dove si vuole. È la possibilità di poter scegliere se uscire dal Paese oppure se si è felici restare”, è il commento di Joaquin Cabrejas.
Stati uniti e Cuba tornano, dunque a dialogare: il 17 dicembre Obama e Raúl Castro hanno annunciato di voler normalizzare le relazioni diplomatiche. Ma negli Stati Uniti non mancano le critiche. Oltre a quelle dei repubblicani, Obama incassa anche quelle dei conservatori come Mike Gonzalez, di origine cubana che ha collaborato con l’amministrazione Bush. “Per 54 anni, i cubani non hanno avuto elezioni e hanno avuto un presidente di nome Castro. Quindi, per tutte queste ragioni, mi rende triste l’idea che il nostro governo si stia alleando con loro’‘, ha detto Gonzales.
La svolta nei rapporti con Cuba potrebbe giovare al Partito Democratico nella prossima campagna presidenziale, secondo il corrispondente di euronews a Washington, Stefan Grobe: “Ora che la comunità americana di Cuba ha digerito la decisione del presidente Obama, sono emerse alcune falle. Il consenso per Obama è schiacciante tra i giovani cubani americani dove tocca l’88%. Questo potrebbe dare al partito del presidente un vantaggio strategico in vista della campagna del 2016”.