Rivoluzione delle etichette alimentari: solo vantaggi per il consumatore?

Rivoluzione delle etichette alimentari: solo vantaggi per il consumatore?
Di Euronews
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Dal 13 dicembre sono entrate in vigore nuove norme europee sull’etichettatura dei prodotti alimentari. A chiederci chiarimenti in proposito è Ivan

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Dal 13 dicembre sono entrate in vigore nuove norme europee sull’etichettatura dei prodotti alimentari. A chiederci chiarimenti in proposito è Ivan, che ci scrive dalla Bulgaria.

“Potreste spiegarci che cosa cambia per noi consumatori? Ritenete che ora ci si possa davvero considerare più tutelati?”.

A risponderli è in questa puntata di UTalk è
Ilaria Passarani, responsabile a Bruxelles del dipartimento alimentazione e salute del
BEUC, l'Ufficio europeo delle Unioni dei consumatori
.

“Le nuove norme costituiscono un successo per i consumatori e un passo avanti verso una maggiore trasparenza sugli ingredienti – ci dice -. I cambiamenti più sensibili riguardano allergeni come latte e nocciole. Ora devono essere messi in evidenza fra gli ingredienti di qualsiasi prodotto, mentre prima l’obbligo riguardava solo i cibi preconfezionati. Anche mense e ristoranti sono poi tenuti a segnalare la presenza di allergeni nei loro menù e questo aumenterà sicurezza e tranquillità dei consumatori che soffrono di questo genere di problemi”.

Qui un riepilogo con i link che rimandano ai documenti comunitari

“Anche le informazioni su altri ingredienti dovranno ora essere più dettagliate – prosegue Ilaria Passarani -. Non è per esempio più possibile indicare genericamente la presenza di ‘olii vegetali’. I produttori devono ora specificare se si tratta di olio di girasole, di palma o altro. Le scritte sulle etichette si avvarranno poi di caratteri di almeno 1,2millimetri, più o meno la dimensione di un seme di papavero”.

Fra le innovazioni ce n‘è però anche qualcuna che non mette tutti d’accordo.

Sparisce l'origine del cibo dalle etichette. Ce lo impone l'Unione europea http://t.co/buvHvpTkqy via @espressonline

— l'Espresso (@espressonline) 12 Dicembre 2014

“Dal prossimo aprile anche sulle carni suine, ovine e sul pollame si dovrà poi indicare l’origine, come è ora obbligatorio solo per quelle bovine. Sfortunatamente si dovrà invece attendere fino al dicembre 2016 per altre importanti informazioni nutrizionali: sale, proteine, grassi e zuccheri dovranno infatti da allora essere chiaramente segnalati sul retro di ogni prodotto. Avremmo preferito che entrasse in vigore subito e che le informazioni fossero sul fronte delle confezioni, per facilitare il paragone fra i prodotti diversi”.

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