Il 2014, anno cerniera per i mercati finanziari

Il 2014, anno cerniera per i mercati finanziari
Di Euronews
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Daleen Hassan, Euronews: “Benvenuti a Business Middle East. In questa puntata, passiamo in rassegna gli avvenimenti che hanno segnato i mercati nel

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Daleen Hassan, Euronews: “Benvenuti a Business Middle East. In questa puntata, passiamo in rassegna gli avvenimenti che hanno segnato i mercati nel 2014.

Per molti, è stato un anno difficile, ma si intravedono segnali positivi e tante aspettative per l’anno che viene.

Parliamo di tutto ciò con Nour Eldeen Al-Hammoury, analista presso ADS Securities a Abu Dhabi.

Benvenuto Nour. Giunti alla fine dell’anno, possiamo dire che i mercati finanziari hanno subito notevoli pressioni. E’ stato un anno impegnativo per voi analisti?”.

Nour Eldeen Al-Hammoury: “E’ stato un anno di grandi cambiamenti. Credo che abbiamo assistito a diverse novità nei mercati finanziari, sia negli Stati Uniti, che in Asia e in Medio Oriente, e anche a importanti cambiamenti in Europa e in Russia”.

Daleen Hassan, Euronews: “Come si è visto, negli Stati Uniti gli stimoli fiscali hanno aiutato i mercati più ancora del previsto. Pensa che la Federal Reserve potrebbe alzare i tassi di interesse nel 2015?

Nour Eldeen Al-Hammoury: “In un breve lasso di tempo, tutto è cambiato a causa del crollo dei prezzi del petrolio. La probabilità di un innalzamento dei tassi è quindi molto bassa. Inoltre, ci sono alcuni dati negativi che hanno iniziato a comparire, come l’Indice dei prezzi alla produzione e gli ordini alle fabbriche, oltre al mercato immobiliare. Quindi credo che la Fed non alzerà i tassi nel 2015”.

Daleen Hassan, Euronews: “La crescita economica della Cina ha rallentato e il Giappone è nuovamente entrato in recessione. Quali sono le prospettive per la regione l’anno prossimo?”.

Nour Eldeen Al-Hammoury: “Per quanto riguarda la Cina, la questione principale sarà il mercato del credito che ha raggiunto livelli allarmanti. Staremo quindi a vedere che cosa farà la Banca popolare cinese. Credo invece che l’economia giapponese resterà in recessione nel prossimo anno e penso che le politiche del premier nipponico aggraveranno addirittura la recessione.

Daleen Hassan, Euronews: “Per l’Europa è stato un anno complicato. Pensa che la Bce prenderà misure efficaci l’anno prossimo? E quanto può peggiorare la congiuntura per la Russia?”

Nour Eldeen Al-Hammoury: “In Europa servono provvedimenti in tempi brevi, il quadro economico si è deteriorato in misura significativa negli ultimi mesi, nonostante le iniziative della Bce. Inoltre, il calo dei prezzi del petrolio spingerà l’inflazione a ridursi ulteriormente. L’Europa potrebbe quindi avere presto a che fare con la deflazione.

In Russia, le cose potrebbero anche peggiorare perché il calo dei prezzi del greggio colpisce direttamente l’economia del Paese. Senza contare gli effetti delle sanzioni occidentali e della svalutazione del rublo. Ricordiamoci però che non accade solo in Russia, ma anche qui in Medio Oriente”.

Daleen Hassan, Euronews: “Esaminiamo allora la situazione sui mercati mediorientali per riprendere questa discussione dopo il servizio. E’ stato un anno piuttosto positivo per i mercati prima dell’ultimo trimestre. Vediamo perché”.

Sulle piazze mediorientali, il 2014 era iniziato bene. In Arabia saudita, l’indice TASI aveva guadagnato il 30% prima di invertire la rotta e chiudere l’anno in rosso.

Tuttavia, ci sono importanti novità all’orizzonte. Come il progetto di aprire agli investitori internazionali il mercato azionario di Riyad: una piazza da 530 miliardi di dollari. Un progetto che attirerà nuova liquidità, non solo dai Paesi del Golfo.

L’indice DFM della borsa di Dubai ha guadagnato oltre il 64%, prima di risentire del calo dei prezzi del petrolio e tornare intorno ai livelli del 2013.

Discorso analogo per la piazza di Abu Dhabi, che pure a maggio aveva toccato un picco di circa il 25 per cento.

In Egitto, l’indice EGX30 della borsa del Cairo ha guadagnato oltre il 45% rispetto all’anno scorso, grazie alla progressiva stabilizzazione del quadro politico.

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Ad alimentare la volatilità hanno contribuito le tensioni geopolitiche in Libia e la minaccia jihadista in Siria e in Iraq. Mentre i titoli del settore petrolifero hanno risentito del tonfo dei prezzi del petrolio, che mette a rischio la sostenibilità dei bilanci delle economie più fragili tra quelle del Golfo.

Daleen Hassan, Euronews: “Tenendo conto sia dei fattori geopolitici sia del calo dei prezzi del greggio, come giudica i rischi ribassisti per i mercati l’anno prossimo?”.

Nour Eldeen Al-Hammoury: “E’ probabile che le riserve e il potenziale della regione continueranno ad attirare alcuni investitori. I mercati mediorientali sono stati tra i più performanti nel 2014. Ora non lo sono più, ma credo che le perdite saranno limitate, come la storia ci ha insegnato più volte. Tanto più che le attuali tensioni geopolitiche hanno avuto un impatto limitato sulla regione e sui mercati finanziari in Medio Oriente”.

Daleen Hassan, Euronews: “In base ai dati finanziari in suo possesso, qual è l’investimento previsto nei Paesi del Golfo nel 2015?”

Nour Eldeen Al-Hammoury: “Le opportunità principali sono per l’Arabia Saudita e per gli Emirati arabi uniti. L’Arabia saudita aprirà le porte agli investitori stranieri all’inizio del nuovo anno. E si pensa che questa decisione immetterà molta liquidità nel mercato. Per quanto riguarda gli Emirati arabi uniti, tutti sanno che ospiteranno l’Expo nel 2020 e che questo evento ha un grande potenziale”.

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Daleen Hassan, Euronews: “E’ tutto per questa puntata. Non dimenticate che potete vedere le puntate precedenti su Euronews Business YouTube.

La redazione di Business Middle East vi augura buone feste e vi dà appuntamento al prossimo anno”.

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