"Orban un neofascista che va a letto con Putin". McCain fa infuriare l'Ungheria

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Di Euronews
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Le accuse nel discorso contro la nomina della democratica Colleen Bell ad ambasciatrice Usa a Budapest

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L’Ungheria convoca l’incaricato d’affari statunitense, il Dipartimento di Stato americano getta acqua sul fuoco, ma tra Washington e Budapest infiamma ormai la polemica.

A mettere fuoco alle polveri le parole de Senatore repubblicano McCain in occasione del voto al Senato per la nuova ambasciatrice in Ungheria.

Deeply concerned by PM Orban eroding democracy, rule of law, civil society & free press in #Hungary- my full stmt: http://t.co/cZTrQke1DS

— John McCain (@SenJohnMcCain) 3 Dicembre 2014

Nell’argomentare il suo acceso ma vano appello a boicottare la nomina di Colleen Bell, democratica di ferro con un passato da produttrice di una nota fiction televisiva, McCain si è riferito all’Ungheria e al suo premier Victor Orban come a “una nazione che è a un passo dal cedere la propria sovranità a un dittatore neofascista che va a letto con Putin”.

Qui il video del discorso con cui Colleen Bell si è presentata alla Commissione Esteri del Senato statunitense.

Portavoce dello sdegno di Budapest, anche il Ministro della giustizia ungherese László Trócsányi, che ai microfoni di euronews ha ribadito la condanna alle affermazioni di Mc Cain.

“Personalmente non conosco il Senatore. C‘è però un detto ungherese che recita: ‘di chi è lontano possiamo dire ciò che vogliamo’. Che, con altre parole, è in sostanza quanto dice anche un detto francese. Io rispetto le opinioni di tutti, ma questa volta ha veramente esagerato e dobbiamo assolutamente dire no”.

#Hungary: #Orban admires countries with oppressive human rights agendas @LydsG@Giorgi_Gogiahttp://t.co/jRYrGCz6qmpic.twitter.com/T2AULmcjg1

— Wenzel Michalski (@WenzelMichalski) 18 Novembre 2014

Tutta in salita ora la strada di Washington, per recuperare rapporti con Budapest già ai minimi da quando Orban aveva elogiato la Russia e detto di mirare alla costruzione di uno “stato illiberale”.

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