Nicolas Sarkozy torna alla presidenza dell’UMP, e come 10 anni fa potrebbe sfruttarla come trampolino per l’Eliseo.
Sconfitto da Francois Hollande alle presidenziali del 2012, il suo precedessore di centro-destra ricomincia la scalata alla poltrona più prestigiosa di Francia, vincendo a mani basse la corsa per la guida del suo partito.
.@NicolasSarkozy : 64,50%, @Bruno_LeMaire : 29,18% et @HerveMariton : 6,32% #CongresUMPpic.twitter.com/BqdiSHsFuo
— UMP ن (@ump) 29 Novembre 2014
Nel voto telematico di sabato, Sarkozy ha ottenuto il 64,5% dei consensi degli aderenti dell’UMP, scongiurando così l’eventualità di un secondo turno.
Ce vote marque un nouveau départ pour notre famille politique. Il m’engage et il nous engage tous.
— Nicolas Sarkozy (@NicolasSarkozy) 29 Novembre 2014
Vincitore annunciato, Sarkozy ha scavato un baratro tra sé e gli altri due candidati: l’ex ministro Bruno Le Maire, che non è arrivato al 30%, e il deputato e portabandiera delle manifestazioni contro il cosiddetto “matrimonio per tutti”, Hervé Mariton, che ha di poco superato il 6%.
xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx
In Francia, Nicolas Sarkozy torna alla presidenza dell’UMP. Dieci anni fa la prima volta gli fece da trampolino per l’Eliseo
(2) Nicolas Sarkozy torna alla presidenza dell’UMP, e come 10 anni fa potrebbe sfruttarla come trampolino per l’Eliseo. (6/6)
(8) Sconfitto da Francois Hollande alle presidenziali del 2012, il suo precedessore di centro-destra ricomincia la scalata alla poltrona più prestigiosa di Francia, vincendo a mani basse la corsa per la guida del suo partito. (13/13)
(21) Nel voto telematico di sabato, Sarkozy ha ottenuto il 64,5% dei consensi degli aderenti dell’UMP, scongiurando così l’eventualità di un secondo turno. (10/10)
(31) Vincitore annunciato, Sarkozy ha scavato un baratro tra sé e gli altri due candidati: l’ex ministro Bruno Le Maire, che non è arrivato al 30%, e il deputato e portabandiera delle manifestazioni contro il cosiddetto “matrimonio per tutti”, Hervé Mariton, che ha di poco superato il 6%. (17/18)