All’indomani delle dimissioni del ministro della Sanità, Ana Mato, coinvolta in una presunta corruzione nel Partido Popular, il premier Mariano Rajoy ha assicurato che “in Spagna la corruzione non è generalizzata”.
Intervenendo davanti al parlamento, Rajoy ha annunciato modifiche alla legge sul finanziamento dei partiti, che non potranno più ricevere donazioni da persone giuridiche e neppure vedersi cancellati i debiti da parte delle banche, come è avvenuto in passato.
“Percepisco l’irritazione della gente e la sfiducia degli spagnoli, e la condivido. E’ noto a tutti che casi di corruzione hanno riguardato il mio partito, e si tratta di persone che avevano guadagnato la fiducia mia e del partito. Per questo presento le mie scuse”.
Più che ad Ana Mato, dimessasi ieri dopo il rinvio a giudizio per corruzione del marito, Rajoy si riferiva al tesoriere del suo stesso partito, in carcere per un affare di riciclaggio di denaro.
Le accuse di corruzione non risparmiano nemmeno i socialisti, hanno rapidamente fatto degradare l’immagine della politica tradizionale.Secondo alcuni sondaggi, se si votasse oggi, primo partito risulterebbe “Podemos”, il movimento di cittadini erede degli Indignados.