Caso Brown, Obama: "Violenze senza scuse". Wilson:"Coscienza pulita"

Caso Brown, Obama: "Violenze senza scuse". Wilson:"Coscienza pulita"
Di Euronews
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Il caso Brown sta esacerbando le tensioni razziali riaprendo negli Stati Uniti ferite mai guarite nella comunità afroamericana. Il presidente Barack Obama ha condannato le violenze scatenate dalla decisione del gran giurì che non ha trovato estremi sufficienti neanche per un processo per omicidio colposo a carico dell’agente Wilson.

“Non ho nessuna compassione per quanti pensano che quello che è successo a Ferguson sia un pretesto per la violenza. Non ho alcuna comprensione per chi distrugge le proprie comunità. Ma capisco la maggioranza delle persone che semplicemente si sentono frustrate e provano dolore, perché sentono che alcune comunità non sono trattate in egual modo o alcuni individui non sono considerati degni come gli altri”, ha detto Obama.

Le immagini di Ferguson in fiamme fanno il giro degli Stati Uniti così come le prime dichiarazioni dell’agente Darren Wilson. “Ho la coscienza pulita”, ha detto nella sua prima intervista dopo la decisione del Gran Giurì ricostruendo i momenti di quel tragico 9 agosto scorso. ‘‘Dopo che si è avvicinato a me ho deciso di sparare, ho esploso una serie di colpi e poi mi sono fermato. Ho notato che almeno uno sparo lo aveva colpito, ma non so dove. Ho visto il suo corpo che barcollava un po’, ho fatto una pausa e di nuovo gli ho gridato di stare fermo, di mettersi a terra, per dargli l’opportunità di fermarsi. Ha ignorato tutti gli ordini e ha continuato a correre. Mentre correva, ho sparato un’altra serie di colpi e almeno uno di questi lo ha centrato, perché l’ho visto barcollare”.

Wilson lavorava da sei anni al dipartimento di polizia di Ferguson. Secondo la stampa statunitense, il 2ventottenne sarebbe pronto a dimettersi. Intanto sulla morte di Brown è aperta un’inchiesta indipendente del ministero della Giustizia: Wilson rischia il rinvio a giudizio per violazione dei diritti civili.

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