Julian Assange lascerà presto l’ambasciata dell’Ecuador a Londra, da dove è rinchiuso da circa due anni.
L’annuncio è dello stesso fondatore di wikileaks, che non conferma le voci riguardo un suo problema di salute e accusa gli Stati Uniti di condurre un’indagine aggressiva contro di lui.
“Lascerò presto l’ambasciata – ha detto Assange – Ma, forse, non per le ragioni che la stampa di Rupert Murdoch riporta in questo momento”.
Julian Assange “è pronto a lasciare in qualsiasi momento, appena questo ridicolo assedio
cesserà e gli sarà garantito un passaggio sicuro”. Precisa la portavoce di Wikileaks, Kristin Hrafnsson, aggiungendo “la sua valigia è pronta”.
Il governo dell’Ecuador ha fatto sapere di voler incontrare il nuovo ministro degli Esteri britannico per trovare una soluzione.
“Confidiamo ci sia una reazione immediata – ha detto il capo della diplomazia di Quito, Ricardo Patiño – Perché Julian Assange è qui da troppo tempo, contro la sua volontà e in attesa di un salvacondotto”.
Ecuadorian Foreign Minister Ricardo Patiño: Two years on, Julian #Assange is still a prisoner of process http://t.co/wrg9YixELo
— WikiLeaks (@wikileaks) August 18, 2014
Assange è rinchiuso in ambasciata per sfuggire a un mandato di arresto dalla Svezia per aggressione a sfondo sessuale. Il giornalista australiano sostiene di “essere prigioniero a Londra senza incriminazione” e denuncia il timore di essere estradato negli Stati Uniti.