Dove gli sport si incontrano. E’ il motto del meeting annuale di SportAccord, associazione che raggruppa le federazioni sportive internazionali che fanno capo al Comitato Olimpico e che quest’anno si sono riunite ad Antalya, in Turchia. Un’organo nato quasi 50 anni fa e che ha la possibilità di cambiare la faccia dello sport ma di cui finora si è sempre parlato poco.
Vlad Marinescu, direttore generale di SportAccord:
“Riunendo qui le varie federazioni vogliamo dare il nostro contributo al mondo dello sport. Il nostro obiettivo è quello di fornire ai vari delegati indicazioni utili allo sviluppo delle loro federazioni e aiutarle a crescere sempre di più”.
Il meeting di Antalya è un chiaro esempio del perché SportAccord venga definita una “piattaforma comune”. Qui le varie federazioni gettano le basi per future collaborazioni, intavolano trattative per trovare nuovi sponsor o sostenere i paesi che puntano ad ospitare i grandi eventi sportivi.
Nis Hatt, dirigente di SportAccord:
“La convention di SportAccord è un’occasione per riunire allo stesso tavolo tutte le persone che dettano le regole nel mondo dello sport e che ne stabiliscono la direzione futura”.
Al meeting ha partecipato anche Sir Craig Reedie, presidente della Wada, l’agenzia mondiale antidoping: “Abbiamo costruito un rapporto con l’industria farmaceutica in modo che in molti casi sappiamo in anticipo quello che viene prodotto e siamo in grado di effettuare dei test. Però siamo anche consapevoli che nel mondo vengono prodotti diversi farmaci illegali: questo complica notevolmente il nostro lavoro”.
Dal maggio del 2013 a capo di SportAccord c‘è il romeno Marius Vizer, presidente della Federazione Internazionale di judo. Il suo obiettivo principale è quello di aiutare gli sport meno popolari e più in difficoltà economicamente.
Marius Vizer, presidente di SportAccord:
“I miglioramenti di uno sport si misurano in base al rendimento degli atleti nei Giochi olimpici e negli altri grandi eventi. La distribuzione delle risorse economiche nello sport di oggi non è sufficiente a finanziare adeguatamente le discipline meno popolari”.
A partire dalle prossime edizioni del meeting SportAccord punta a raddoppiare i partecipanti e ad organizzare eventi sportivi internazionali come i World Combat Games e i World Mind Games. Resta da vedere come reagirà il Comitato Olimpico Internazionale a questo tentativo di espansione.