I socialisti puntanto su Martin Schulz alla Presidenza della Commissione europea

I socialisti puntanto su Martin Schulz alla Presidenza della Commissione europea
Di Euronews
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Da sabato primo marzo Martin Schulz è ufficialmente il candidato dei socialisti europei alla presidenza della Commissione europea. Lo hanno deciso i rappresentanti dei partiti di centro-sinistra riuniti in congress a Roma. Il tedesco, 58 anni, vuole un’Europa che si concentri sulla creazione di posti di lavoro. Molti ritengono che abbia buone possibilità, altri invece nel sud Europa preferiscono mantenere le distanze perché è un politico tedesco. Abbiamo chiesto a Martin Schulz a Roma di illustrare il suo programma elettorale ma prima di tutto gli abbiamo domandato: è possibile mantenere la presidenza del Parlamento europeo e allo stesso tempo fare campagna con i socialisti?

Martin Schulz, attuale Presidente del Parlamento europeo, candidato alla presidenza della Commissione:
Sono candidato ad un seggio al Parlamento europeo, come altri membri che cercheranno di ottenere un seggio nella prossima legislatura. Penso che il presidente del Parlamento, sia anche un membro del Parlamento, quindi è abbastanza normale che io mi batta per un posto. Sono eletto fino alla fine di questa legislatura, quindi potete esser sicuri che distinguero’ nettamente i miei doveri come presidente del Parlamento europeo, dal mio ruolo di candidato al Parlamento europeo.

Sandor Zsiros, Euronews:
Mi puo’ spiegare signor Schulz perché gli europei dovrebbero votare per lei? Cosa c‘è nel suo programma?

Martin Schulz, candidato alla presidenza della Commissione europea:
“Penso che abbiamo bisogno di un cambiamento in Europa, la gente ha perso fiducia. La fiducia nelle instituzioni nazionali e nelle istituzioni europee. Parlo di fiducia, perché un sempre maggior numero di persone non crede che le istituzioni siano interessate alla loro vita di tutti i giorni, alle loro preoccupazioni quotidiane. Abbiamo speso 700 miliardi di euro per salvare le banche, per stabilizzare il nostro sistema monetario, ma i nostri figli sono disoccupati. E capisco che la gente abbia perso la fiducia. Quindi recuperare la fiducia significa occuparsi degli interessi dei cittadini, sicurezza sociale, lavoro, educazione e mettere la lotta alla disoccupazione giovanile al primo posto. Per questo mi candido”

Sandor Zsiros, Euronews
“Qual è il suo messaggio per queste persone che stanno pensando di votare partiti euroscettici, partiti radicali?

Martin Schulz, candidato alla presidenza della Commissione europea:
“…dicono alla gente che questo è un referendum per dire si o no all’Europa. questo è sbagliato. L’Unione europea continuerà ad esistere il 26 maggio. Non si tratta di un si o un no all’Europa. Ma si tratta di dire quale Europa vogliamo. Vogliamo un’Europa sociale e giusta, vogliamo un’Europa delle banche e di speculazioni o di mercati controllati?- E’ un’Europa piu’ democratica e piu’ trasparente o un’Europa dove le decisioni si prendono a porte chiuse? Questa è la domanda. Poi ci sono tutte le questioni aperte, i problemi del commercio, della moneta, delle tasse, dell’immigrazione, i problemi climatici, le questioni del commercio mondiale. Questi partiti non fanno una singola proposta. Quindi questa è la mia raccomandazione ai cittadini che sono, e lo capisco, delusi da questa Europa. Non votate coloro che vi dicono possiamo sostituire l’Unione europea. Votate per coloro di centro-destra, centro-sinistra, liberali, verdi, chiunque vogliate, ma chi vuole veramente cambiare e puo’ cambiare”

Sandor Zsiros, euronews:
“Pensa che molte persone nel sud europa voteranno per lei, per un politico tedesco?

Martin Schulz, candidato alla Presidenza della Commissione europea:
“E’ una domanda comprensibile, ma non sono l’ambasciatore della repubblica federale tedesca. Da vent’anni sono membro del Parlamento europeo e coloro che mi conoscono, sanno che la mia prima priorità non è mai stata di mettere la Germania sopra altri stati. Ma è stata di considerare il contributo tedesco ad un accordo equo tra i popoli e le nazioni d’Europa. Sono un europeo tedesco”

Sandor Zsiros, Euronews
“Quante possibilità pensa di avere di vincere queste elezioni?”

Martin Schulz, candidato alla Presidenza della Commissione europea:
“Dipenderà se riusciro’ a convincere i cittadini, le possibilità all’inizio della campagna sono sempre 50/50. Vedremo. Penso che avremo buone possibilità perché credo nel mio programmma. Il programma dei miei colleghi ed amici è convincente”

Sandor Zsiros, Euronews
“I socialisti si stanno preparando per una campagna straordinaria. I loro volontari andranno porta a porta a convicere gli elettori. A febbraio siamo andati ad una riunione dei principali coordinatori per saperne di piu’ sulla loro strategia.

Al quartier generale dei socialisti europei a Bruxelles si fa pratica. I socialisti puntano sul porta a porta. La stessa strategia che aveva portato al successo Romano Prodi con il suo pullmann e piu’ recentemente Francois Hollande in Francia nelle elezioni presidenziali del 2012.

Spiega Guillaume Liegey:“In quell’occasione abbiamo organizzato per la prima volta una campagna porta a porta, 80.000 volontari hanno bussato a 5 milioni di porte. Il 10% degli elettori. Abbiamo calcolato l’impatto di questa mobilitazione sull’esito delle urne e abbiamo visto che i volontari hanno aiutato Francois Hollande ad ottenere 300.000 voti”

Una campagna personalizzata per vincere lo spettro dell’astensione. L’obiettivo è di spingere i simpatizzanti che esitano, a recarsi ai seggi elettorali e a far la differenza. I militanti dovranno impegnarsi a dare un volto umano alle istituzioni e presentare il candidato socialista alla presidenza delal commissione.
Marte Ingul, consulente per i social media: “Gran parte del nostro lavoro è di mostrare alla gente, chi è Martin Schultz, di presentare Schultz come persona.”

E per questo tutti i mezzi son buoni, oltre al porta a porta la campagna dei socialisti correrà su tutti i network sociali, Facebook, Twitter, Istagram..Martin Schultz visiterà tutti gli stati membri tra Aprile e Maggio.

Parliamo della campagna dei socialisti europei e del ruolo di Martin Schulz con Matthias Krupa, corrispondente da Bruxelles del giornale tedesco Die Zeit. Secondo gli ultimi sondaggi , i socialisti europei sono in testa e potrebbero essere in grado di formare il più grande gruppo al Parlamento europeo, questo significa che Martin Schulz diventerà il presidente della commissione europea ?

Matthias Krupa, giornalista a ‘ Die Zeit ‘
Se diventerà presidente della Commissione europea, questo non lo so, ma se si guarda indietro, un anno fa i sondaggi erano molto diversi e quindi direi che questo è il primo successo per lui: si può davvero dire che ha una possibilità. Se diventerà davvero il nuovo presidente del commissione, questa è un’altra questione .

Sandor Zsiros, euronews:
“In molti paesi europei la Germania è duramente criticata per le sue politiche di austerità, pensa che Martin Schulz, come un politico tedesco abbia una reale possibilità di convincere queste persone?”

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Matthias Krupa, Giornalista, ‘Die Zeit’
“Schultz è uno di quelli che ha sempre criticato questo tipo di politiche di austerità negli ultimi due anni, durante la crisi e durante la gestione delle crisi – cosa che era piuttosto facile, perché i socialdemocratici in Germania allora erano all’opposizione. Non è piu’ cosi’ ora, visto che socialdemocratici fanno parte del governo in Germania, con la grande coalizione, quindi forse questo renderà la campagna un po ‘ più difficile per lui: da un lato deve criticare ancora l’austerità per ottenere voti, almeno nel sud europa, – e allo stesso tempo deve rimanere fedele alla coalizione di cui il suo partito fa parte di in Germania .

Sandor Zsiros, euronews:
“Durante il congresso Martin Schulz parlava della necessità di cambiare il sindacato Europeo – sarà capace di realizzarlo?”

Matthias Krupa, giornalista, ‘ Die Zeit ‘

“Lui da solo come persona, sicuramente no. Per avere un reale cambiamento all’interno dell’Unione europea, si deve convincere molta gente, si devono convincere molti capi di governo, molti commissari, e poi anche il Parlamento, quindi penso che questa è una domanda che deve essere affrontata nella campagna elettorale: quale Europa davvero si vuole, quali cambiamenti in europa si hanno veramente in mente” .

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