Obama convince opinione pubblica russa, "sincero su Iran e Siria"

Obama convince opinione pubblica russa, "sincero su Iran e Siria"
Di Euronews
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Il discorso sullo Stato dell’Unione del presidente degli Stati Uniti hè stato accolto positivamente dall’opinione pubblica russa. A Mosca ci si sofferma sui passaggi dedicati alla politica estera.

Secondo l’analista, Andrei Kortunov, direttore del Consiglio russo per gli affari internazionali, presidente dellla Fondazione Nuova Eurasia, c‘è una svolta della Casa Bianca sulle questioni legate all’Iran e alla Siria.

Natalia Marshalkovich, euronews: Il capo della Casa Bianca è intervenuto per la prima volta sulla crisi ucraina. Fino ad ora, i giocatori più attivi in questo campo, per ovvie ragioni, sono stati la Russia e l’Europa. Crede che Washington voglia giocare un ruolo più importante nella risoluzione di questa crisi?

Kortunov : È abbastanza comprensibile la riluttanza degli Stati Uniti a non intervenire attivamente nella crisi. Hanno troppi problemi. Tante altre cose di cui preoccuparsi in politica estera. Inoltre, l’Ucraina è un paese europeo. C‘è una tacita spartizione di interessi fra Stati Uniti e Unione europea e questo problema dovrebbe preoccupare gli alleati europei degli Stati Uniti. Tuttavia, è chiaro che Washington, in quanto leader globale, non può ignorare completamente la questione. Quindi è naturale che nel suo messaggio, il presidente Obama, anche se in maniera piuttosto generale abbia delineato la posizione degli Stati Uniti su questo tema.

euronews: Lei ha fatto riferimento alle tante preoccupazioni degli Stati Uniti in politica estera. Una di queste è l’Iran. Obama ha detto: “ Per il bene della nostra sicurezza nazionale, dobbiamo dare alla diplomazia una chance di successo”. Dal punto di vista russo cosa significa? È un approccio costruttivo al problema o finalmente il realismo ha prevalso alla Casa Bianca?

Kortunov: Credo che questa presa di posizione fosse destinata all’opposizione interna. Prima di tutto ai repubblicani, che credono che l’amministrazione Obama abbia fatto delle concessioni unilaterali, mostrando debolezza, e accusano questa amministrazione di non volere le sanzioni e, in generale, di tradire gli interessi degli Stati Uniti e dei suoi alleati, in particolare Israele.

Ma d’altra parte, ricordiamo che proprio di recente alcuni esperti hanno discusso seriamente in merito alla possibilità di attacchi militari contro gli impianti nucleari dell’Iran da parte di Israele o degli stessi Stati Uniti. Obama ha preferito la via della diplomazia. Ha scelto il compromesso. I capitali iraniani depositati nelle banche statunitensi sono stati scongelati. Questo significa che non è solo retorica, non sono solo parole. Questa mossa riflette il serio e sincero cambiamento della politica statunitense verso l’Iran.

euronews : Chiudiamo con la Siria, menzionata due volte durante il discorso. L’atteggiamento degli Stati Uniti verso la Siria, la scorsa estate, era piuttosto bellicoso. Crede che questo approccio sia veramente cambiato?

Kortunov : Ricordiamo gli eventi della scorsa estate. L’amministrazione democratica era sul punto di lanciare un attacco militare contro il regime di Bashar al Assad. Ma in autunno, nel mese di settembre abbiamo avuto una svolta. Una svolta dovuta alla capacità di Stati Uniti e Russia nel trovare una posizione comune sulla questione della distruzione delle armi chimiche.

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