Wise Awards 2013, viaggio tra i vincitori

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Di Euronews
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Ogni anno il Wise, ‘World Innovation Summit for Education’, premia a Doha sei progetti educativi particolarmente meritevoli, che hanno cambiato rotta al destino di molte persone. In questa puntata conosciamo alcuni dei vincitori.

Uganda: una scuola per uscire dalla povertà

Sebbene l’istruzione primaria universale sia stata istituita in Uganda quasi quindici anni fa, solo il 20% dei bambini che vivono nelle zone rurali ha accesso alla scuola pubblica secondaria. I fondi pubblici sono insufficienti per contrastare questo fenomeno nel breve termine. Questa è la sfida di ‘Peas’, un acronimo che sta per ‘Promoting Equality in African Schools’ ovvero ‘promuovere l’uguaglianza nelle scuole africane’. È una Ong inglese fondata da John Rendell nel 2002 che ha sviluppato, come ci racconta, un modello innovativo di scuole secondarie sostenibili ed economicamente autosufficienti. Il governo ugandese ha messo in campo una politica educativa di partenariato pubblico-privato. A Peas, ad esempio, viene conferita una piccola borsa di studio che corrisponde a circa venti euro per ogni studente. La Ong segue le indicazioni nazionali per i ‘Piani di Studio’ che sono implementati con corsi di imprenditorialità, agricoltura e cittadinanza. Sono oltre venti le scuole istituite in Uganda nell’ultimo decennio. Sono gestite con la costante supervisione del Ministero dell’educazione e si sostengono anche grazie al reddito che autoproducono, ad esempio, attraverso la vendita dei prodotti agricoli. Per rafforzare il diritto di tutti all’istruzione e promuovere la parità di genere, il 50% dei posti in aula è riservato alle bambine, storicamente svantaggiate nell’accesso all’educazione nell’Africa subsahariana. La sfida di ‘Peas’ è creare dal 2017 centomila posti scolastici in Uganda. Come gli altri cinque vincitori del premio ‘Wise’, a questo progetto è destinato un premio di 20mila dollari.

www.peas.org.uk/about-us/peas-uganda

Irlanda: un’aula virtuale e gratuita per tutti

Aprire nuove scuole è già un traguardo. Cosa ne pensate, invece, di un’aula virtuale? Un progetto del genere nato in Irlanda offre agli studenti la possibilità di prendere on line un diploma riconosciuto. Si tratta del progetto ‘Alison’, un sito internet che permettere a chiunque, e dovunque sia nel mondo, di istruirsi attraverso corsi online multimediali ed interattivi con certificazioni riconosciute. È il primo aperto e di massa al mondo (Massive Open Online Courses – MOOC) ed è interamente gratuito. Sono 500 i corsi a disposizione: economia, storia, lezioni di lingue e letterature straniere, solo per citarne alcuni. Ogni anno ci sono duecento nuovi corsi: al ritmo di quattro, cinque ogni settimana. Due milioni di persone hanno già usufruito delle lezioni di ‘Alison’. Questa piattaforma è finanziata per lo più dalla pubblicità e ora allarga i suoi orizzonti con la traduzione in dieci lingue.

alison.com/

Marocco: una scuola che parla la stessa lingua

Nelle zone rurali isolate è importante fornire la migliore istruzione possibile ma è altrettanto fondamentale preservare le tradizioni e la cultura locale. Ci troviamo a Laazib, non lontano da Casablanca, dove il progetto ‘Medersat.com’ ha dato vita a una scuola primaria nella quale le materie sono insegnate nella lingua madre Amazigh, parlata dai berberi. Questa è la 49esima scuola costruita in Marocco dal programma ‘Medersat.com’ con l’obiettivo di abbattere le barriere linguistiche e permette l’accesso all’istruzione agli studenti di lingua Amazigh che vivono nelle zone rurali. Oggi sono quasi un centinaio le scuole in Marocco. E a cambiare è anche la vita degli adulti. “Istruirsi è come uscire da una condizione di cecità,” spiega Leila Mezian Benjelloun, della fondazione ‘BMCE Bank’, che si occupa del progetto ‘Medersat.com’. La fondazione è stata anche la prima a sviluppare nel Paese un piano di studi scolastico in lingua Amazaigh. I corsi sono frequentati anche dagli adulti, come il barbiere Said che oggi mostra con orgoglio il suo diploma sperando che il suo percorso di studi sia d’esempio ad altri suoi connazionali.

www.wise-qatar.org/content/medersatcom

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