Nulla è cambiato a Cuba, la denuncia del dissidente Guillermo Fariñas

Nulla è cambiato a Cuba, la denuncia del dissidente Guillermo Fariñas
Di Euronews
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Ha dovuto aspettare tre anni prima di aver il permesso di uscire da Cuba e ritirare personalmente il suo premio. Ora finalmente Guillermo Fariñas Hernández, psicologo e giornalista dissidente ha ricevuto al Parlamento europeo il premio Sakharov.

Giovanni Pittella, Vice-Presidente del Parlamento europeo:
“Esistono diversi modi per lottare per la libertà. In tante occasioni tu hai scelto lo sciopero della fame come arma per manifestare contro la dittatura del suo paese. La tua tenacia ti è quasi costata la vita, ma nel contempo hai costretto il governo cubano ad aconsentire al rilascio di 52 prigioneri politici.”

Guillermo Fariñas Hernández ha avviato 23 scioperi della fame per protestare contro il regime di Fidel Castro, la corruzione dilagante e la censura su Internet.

Il Parlamento europeo ha voluto sottolineare il suo impegno a favore dei diritti umani e della libertà di espressione, attribuendogli nel 2010 il premio Sakharov, è stato il terzo dissidente cubano a ricevere il riconoscimento, rilasciato in precedenza alle Damas de Blanco e all’attivista politico Osvaldo Payà.

Ma siamo veramente difronte ad una svolta a Cuba? Ai nostri microfoni il dissidente Guillermo Farinas esprime i suoi dubbi e ci spiega come continuerà la sua lotta.

Sara Blanco, euronews:
“Alcuni mesi fa le Damas de Blanco sono giunte a ricevere il premio Sakharov ottenuto nel 2005, ora lei riceve quello del 2010. Sta cambiando qualcosa a Cuba, tanto che le è stato permesso di partire. Ma il cambiamento, può essere percepito in altri ambiti a Cuba?”

Guillermo Fariñas:
“Qualcosa è cambiato con l’obiettivo di non cambiare nulla. Le leggi sono rimaste intatte, la repressione è rimasta intatta, e la quantità di prigionieri politici a Cuba è rimasta la stessa. E soprattutto sono rimasti i pestaggi nelle strade di Cuba contro azioni non violente.
Riguardo a questa cosiddetta gentilezza, bontà del regime cubano, prima di tutto, dobbiamo dire che si tratta dei nostri diritti, che sono stati violati per 54 anni.
Il regime cubano sta fingendo un cambiamento, per ottenere finanziamenti per il suo fallimento economico, a causa dell’embargo europeo e nordamericano. E anche per ottenere investimenti all’interno di Cuba, perché con la grande quantità di disoccupati, come dite voi qui in Europa o in Spagna, in qualsiasi momento può esplodere una rivolta sociale”.

Sara Blanco, euronews:
“Lei ha fatto oltre 20 scioperi della fame. Perché ha scelto questo modo di protestare?”

Guillermo Fariñas:
“Quando ho studiato il modo di affrontare il regime, un metodo che ha avuto buoni risultati storicamente tra i prigionieri cubani durante gli anni 60 e ’70 era di fare lo sciopero della fame. Hanno messo davvero le autorità cubane in un angolo. Mi sono impegnato a portare lo sciopero della fame fuori dalle prigioni e in un ambiente civile. Penso che ci sono riuscito, perché gli scioperi della fame sono diventati più frequenti all’interno dell’opposizione cubana, come modo di protestare contro le ingiustizie del regime cubano”.

Sara Blanco, euronews:
“Farà ancora nuovi scioperi della fame? “

Guillermo Fariñas:
“Dipende dalle pressioni del regime cubano su di me, dipende dalla pressioni del regime su Cuba. Con gli scioperi della fame, cerco sempre di far fare loro qualcosa, non per me, ma per gli altri”.

Sara Blanco, euronews:
“La sua prima destinazione è stata la Florida, ora lei è qui a Strasburgo, e andrà poi a Madrid. Ci sono sempre molte polemiche su chi finanzia l’opposizione cubana. Per esempio, chi sta pagando per questo tour?”

Guillermo Fariñas:
“In questo caso il viaggio è a carico del Parlamento Europeo. Ma i viaggi che ho fatto in Honduras, Miami, New York, New Yersey, Portorico, e Polonia, sono stati finanziati da due cubani della diaspora, che hanno fatto fortuna, ma che non hanno dimenticato che Cuba, la loro patria, è ancora in una situazione non democratica, di autocrazia.

Sara Blanco, euronews:
“Come vede il futuro del suo paese?

Guillermo Fariñas:
“Il futuro del nostro paese sembra molto difficile. Perché il governo cubano sta cercando di mantenere il castrismo anche dopo la scomparsa dei fratelli Raul e Fidel Castro. Questo ci porterà a un confronto con i cittadini, e se sapremo essere intelligenti sarà un confronto in cui vinceremo la vera democrazia, e soprattutto vinceremo senza spargimento di sangue”.

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