Le promesse elettorali di Angela Merkel

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La cancelliera Merkel, per conquistare il terzo mandato governativo, punta tutto sulle tasse.

Il programma elettorale della coalizione conservatrice CDU-CSU annuncia tutta una serie di promesse fiscali, che stando ai calcoli della stampa tedesca, ammonterebbero a 28 miliardi di euro.

“È un programma moderato, non prevede aggravi per i cittadini né per l’economia perché riteniamo che aprendo spazi di libertà e motivando le piccole e grandi imprese, così come le imprese familiari, aumentiamo le entrate fiscali più di quanto sarebbe possibile con un normale aumento delle tasse”.

Merkel resta ferma sul rigore di bilancio e allo stesso tempo pensa alle famiglie numerose, cui promette un aumento dell’assegno di famiglia e della pensione per le casalinghe.

Ma i conservatori puntano soprattutto su lei: Angela.
che con un tasso di popolarità al 58%, distanzia il suo principale avversario, il candidato della SPD che raccoglie al momento il 18% delle preferenze.

Proprio lui, Peer Steinbrück, ministro delle Finanze della grossen koalition, ha duramente criticato il programma elettorale dei conservatori.

“Frasi senza senso, promesse vuote. Non possiamo prenderli sul serio anche perché non propongono un finanziamento alle promesse folli che fanno”.

A tre mesi dalle elezioni, niente è sicuro per l’attuale cancelliera. La coalizione CDU-CSU è data al 40% e i liberali, alleati di governo sono al 6%, il minimo per entrare al Bundestag.

L’opposizione, Spd, verdi e la sinistra di Die Linkie si attesta oggi al 45%.

Le possibilità che accetti di entrare a far parte di un’eventuale coalizione di governo sono molto basse.

Andrea Büring, euronews:
“René Pfister, del settimanale Der Spiegel è in collegamento con noi da Berlino. Lei pensa che le critiche al programma di Angela Merkel siano giustificate?”

René Pfister, Der Spiegel:
“Sì, credo che siano assolutamente giustificate. Penso che il problema più grande di queste elezioni sia che sono state fatte promesse che non possono essere mantenute. È nell’interesse della CDU che le persone rimangano al centro. Ciò significa che Angela Merkel come cancelliere è il centro di queste elezioni e che non lo sono alcuni contenuti o alcuni punti del programma. Ecco perché il programma è stato realizzato in modo tale che la SPD non possa attaccarlo. Tutti i suoi punti come il salario minimo o le quote per le donne vengono in qualche modo citati. Così si può dire che la SPD non si può lamentare perché in qualche modo anche la CDU si batte per questi argomenti. Ecco l’aspetto infido: il brutto di questo programma elettorale è che la SPD non ha abbastanza margine di attacco”.

euronews:
“Angela Merkel non perde credibilità in Europa, se vuole che la Grecia abbia duri programmi di austerità e se in patria vuole fare promesse elettorali che costano 28 miliardi di euro?”

René Pfister:
“Sì, questo non è davvero credibile. Angela Merkel parla molto di riforme. Ma se diamo uno sguardo ai suoi risultati in Germania, bisogna dire che sono basati su riforme realizzate dal precedente governo, fatte da Gerard Schröder. Queste riforme hanno fatto perdere all’SPD molti elettori. E Merkel sottolinea le grandi riforme come l’età pensionabile portata a 67 anni, un provvedimento portato avanti dal vicecancelliere della SPD Franz Müntefering e non dalla CDU”.

euronews:
“Angela Merkel risulta in testa nei sondaggi. In che modo il candidato Peer Steinbrück può ridurre il distacco?”

René Pfister:
“È molto, molto difficile per i socialdemocratici uscire da questa situazione di scarso consenso. Penso che in questa campagna stiano facendo passi falsi. Pe rmolto tempo nessuno ha saputo chi sarebbe stato il candidato. E poi i socialdemocratici sono stati costretti prematuramente a nominare Peer Steinbrück da Frank-Walter Steinmeier, che ha detto di non voler essere il candidato. E questo errore commesso all’inizio è stato portato avanti. Inoltre, Steinbrück è un uomo che rappresenta le riforme economiche, che erano nell’agenda dell’ex cancelliere Schröder, ma allo stesso tempo i socialdemocratici hanno politicamente deviato verso sinistra. Questo significa che il partito e il suo candidato non riescono davvero ad accordarsi tra di loro, ma ora devono riallinearsi su posizioni più vicine. Oltretutto, Steinbrück ha commesso grandi errori negli ultimi mesi, come il fatto di non aver capito per molto tempo cosa significhi essere il cancelliere candidato e di non aver compreso di essere costantemente osservato dai media”.

euronews:
“Secondo lei, i Verdi hanno danneggiato loro stessi portando avanti un programma elettorale che vuole tasse più alte?”

René Pfister:
“Penso che abbiano danneggiato la sinistra in generale. Penso che i Verdi abbiano elettori pronti a dare qualcosa o a condividere qualcosa con la comunità. Ma quando l’unico aspetto importante del dibattito sulle elezioni è la domanda “Avremo tasse più alte o no?” e la CDU cerca di fare pressioni in questo senso, credo che queste siano le uniche differenze che possiamo vedere tra la SPD da un lato e la CDU dall’altro. Se l’unica domanda è: prenderanno altro denaro dal mio portafoglio? Allora sarà molto difficile che la sinistra nella sua totalità vinca questa campagna elettorale”.

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