A quando un esercito europeo?

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Di Euronews
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Domanda inviata al sito di Euronews da Simon, Francia:“Quando si arriverà a un esercito comune europeo? Credo ci siano almeno due vantaggi per i paesi europei: ridurre le spese militari e avere la stessa voce a livello diplomatico”

Risposta di Jean-Pierre Maulny,
Direttore aggiunto Iris, istituto per le relazioni internazionali e strategiche:“Le cose purtroppo sono più complesse, perché per avere un esercito europeo c‘è prima bisogno di una politica estera comune. Un esempio:quando c‘è stato il voto sul riconoscimento della Palestina, gli Stati europei si sono divisi. Lo stesso è accaduto sul riconoscimento del Kosovo. Al momento non esiste una vera politica estera comune.
Poi, bisogna avere la stessa idea di come usare la forza comune. E qui possiamo fare l’esempio del Mali, dove si vede chiaramente che sono i francesi ad agire. Non c‘è nessun altro paese europeo sul campo, anche se molti degli stati europei hanno offerto il loro supporto logistico. E poi ci sono altre questioni pratiche, già sperimentate in passato.
Nel 1989 ad esempio la brigata franco-tedesca- un esempio d’integrazione, di mini forza europea-. Subito ci siamo trovati a dover affrontare molte questioni pratiche. I soldati tedeschi e francesi non parlavano la stessa lingua e non tutti tra loro sapevano l’inglese. Inoltre c’erano regole diverse relative al segreto militare o sui soldati in ritiro.
Oggi esistono tre tipologie diverse di aerei militari, sei modelli di fregatee 17 tipi di blindati diversi. Dal momento che presentano forti differenze, è difficile anche immaginare una veloce interoperabilità dei mezzi. Mi chiede se “le cose potranno cambiare o meno”. Beh, si cambieranno, ma molto lentamente!

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