I robot che imparano a camminare

I robot che imparano a camminare
Di Euronews
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Un team di ricercatori dell’Università tecnica di Darmstadt stanno lavorando, in sinergia con cinque università di altri Paesi, a un progetto europeo per insegnare ai robot a camminare.

Il principio è fare in modo che le macchine imitino il sistema locomotorio di uomini e animali.

Il progetto denominato “Locomorph” attinge al settore delle neuroscienze, alla biologia, alla biomeccanica e alla robotica.

Andre Seyfarth lavora al progetto e spiega: “In questo laboratorio stiamo studiando la dinamica dei movimenti, rilevando come le giunture, i segmenti si muovono. Siamo anche in grado di registrare la forza che viene esercitata sul terreno per permettere il movimento. L’idea è quella di sviluppare robot che si spostino in maniera simile agli uomini, e per fare questo abbiamo bisogno di comprendere i principi base dell’apparato locomotorio umano. Sulla base di questi dati raccolti possiamo progettare nuovi robot”.

Martin Groß, zoologo, partecipa al progetto e racconta: “Utilizziamo un sistema per la cattura del movimento, attraverso dei dispositivi applicati sulla pelle di un uomo o di un animale. I led delle telecamere investono il soggetto con fasci di luce infrarossa a 250 HZ, che viene recepita e registrata dai dispositivi. Il software elabora quindi un modello 3D”.

I ricercatori vogliono studiare meglio la transizione dalla quadrupedia alla bipedia, per progettare robot che possano spostarsi in entrambi i modi a seconda del contesto ambientale in cui si trovano.

“L’apparato locomotorio degli uomini e degli animali si è evoluto nel corso di milioni di anni”, prosegue Martin Groß, “Non è così facile replicarlo, come si è visto finora nel settore della robotica. Ma possiamo migliorare le macchine rendendole maggiormente ‘bio’. Più dati sull’uomo e sugli animali inseriremo nella loro programmazione, più assomiglieranno a degli esseri viventi”

Gli ingegneri stanno testando i loro nuovi modelli usando uno scheletro robotico flessibile. Le sue gambe elastiche sono controllate da microchip che possono essere programmati per effettuare diversi tipi di movimenti.

Jørgen Christian Larsen, ricercatore che collabora al progetto spiega: “Se vogliamo avere robot che ci aiutino nelle nostre case e siano parte del nostro mondo in maniera utile, essi hannno bisogno di camminare e spostarsi agevolmente nei nostri ambienti. Oggi abbiamo robot con le ruote: se la cavano bene ma non su tutti i terreni. Se devono salire una scala sono persi. Dunque per renderli utili in un ambiente reale devono essere capaci di muoversi”.

Questi studi potranno avere un’applicazione non solo nel settore della robotica ma anche in quello medico, ad esempio aiutando le persone che non possono usare gli arti inferiori.

Andre Seyfarth sottolinea: “Con il progetto che stiamo sviluppando vogliamo arrivare a comprendere le basi del movimento umano e animale per costruire robot. Ma questa tecnologia potrebbe essere utile nella progettazione di protesi più funzionali”.

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