Rafael Nadal: "La più grande vittoria sarà restare in gara tutto l'anno"

Rafael Nadal: "La più grande vittoria sarà restare in gara tutto l'anno"
Di Euronews
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IL ritorno in grande stile sui campi da tennis di Rafael Nadal. Di nuovo in forma, fisica e mentale, dopo l’infortunio al ginocchio che lo ha costretto ad una pausa forzata di quasi otto mesi, il tennista, 26 anni, di Maiorca ha già vinto in Sudamerica e all’Indian Wells. Nadal, considerato il miglior tennista di tutti i tempi, è ora pronto per le prossime competizioni europee, prima tra tutte Montecarlo, e poi via verso il Roland Garros, dove è in gara per il suo ottavo titolo. Per il campione, scivolato al quinto posto nelle classifiche mondiali, la scalata è ricominciata.

David Martín Gutíérrez (DG),euronews: “Siamo in compagnia di uno dei più grandi sportivi internazionali. Rafa Nadal, benvenuto su euronews.
Prima domanda d’obbligo, come sta il ginocchio?”

Rafael Nadal (RN): “Sta migliorando, sembra stare meglio di settimana in settimana, speriamo che continui così e che mi permetta di continuare a gareggiare e vincere.” DG: “Non è molto comune tornare, dopo un lungo periodo di assenza per colpa dell’infortunio, nel modo in cui hai fatto tu, ricominciando a vincere tornei. Qual è il tuo segreto?”

RN: “Non lo so, fortunatamente le cose sono andate molto bene, è vero che nei primi due tornei a cui ho partecipato ho ottenuto un buon risultato ma non ho giocato benissimo, è logico. Però dopo il torneo di Acapulco ho cominciato a giocare ad un livello molto alto credo, ed il mio ginocchio ha funzionato molto meglio. Poi ho giocato e vinto partite, risultati che non mi sarei mai immaginato di poter raggiungere in così poco tempo”.

DG: “Dunque possiamo dire che la tua prima vittoria della stagione sia stata tornare in gara?”

RN: “Beh la vittoria più importante per me, più che tornare a competere, è stata recuperare il ginocchio al 100%. Questo è un trionfo di lungo periodo, a cui tengo più che alle vittorie nell’immediato. Chiaramente, il primo passo è stato tornare a gareggiare. Ci sono riuscito e sembra che le cose vadano meglio di settimana in settimana.

DG: “Non so se dopo l’infortunio qualcuno ti abbia dato dei consigli, o tu stesso hai pensato di cambiare il tuo modo di giocare?”

RN: “La verità è che non sono così bravo a cambiar il mio modo di giocare quando voglio. Ognuno ha il suo stile personale ed io faccio del mio meglio per migliorare anno dopo anno. Nella mia carriera ho sempre fatto così ed ovviamente credo di essere migliorato, rispetto a quando ho iniziato sono riuscito a giocare in modo più aggressivo. Però da qui a cambiare drasticamente il modo di giocare, non credo sia possibile.

DG: “Prima dell’infortunio eri al massimo della forma, credi di poter tornare a quel livello?”.

RN: “Questo è il mio obiettivo e, se il ginocchio me lo permette, lavorerò sodo per raggiungerlo. Non penso di aver dimenticato come si gioca a tennis in sette mesi. Quando sono tornato in campo ho giocato ad un buon livello. Immagino che non sarà così semplice ritrovare la sicurezza, il livello, il ritmo che avevo lo scorso anno, quando sono stato costretto a fermarmi dopo il Roland Garros. Bisogna lavorare duro ma questa è la cosa bella dello sport: si hanno grossi obiettivi che si possono realizzare allenandosi, combattendo e superando se stessi. E’ per questo che quando alla fine realizzi il tuo obiettivo sei felice.

DG: “Che ditcacco credi di avere ora dai migliori giocatori del mondo, come Djokovic, Federer e Murray?”

RN: “Non lo so dipende da che tipo di distacco stiamo parlando. Se la questione sono i punti, basta guardare alle classifiche, se invece parliamo di livello, non so esattamente dove mi trovo in questo momento. Non so neanche se sono al livello giusto per competere con loro. Lo sapremo nelle prossime settimane se sono abbastastanza in forma per affrontare questi tennisti, che sono i migliori del mondo.

DG: “Tornare ad essere il numero uno del mondo lo vedi un obiettivo possibile nel medio periodo?

RN: “Non lo so, non posso rispondere ora. L’unica cosa che so al momento è che sono a Montecarlo e sono felice di tornare in gara. Il mio obiettivo è poter tornare a gareggiare tutto l’anno, in buona forma. Se questo sarà il caso, il prossimo anno vedremo se avrò l’opportunità di tornare al numero uno. Ma non credo che in questo momento della mia carriera questa sia la mia priorità.

DG: “Montecarlo, Barcellona, Roma Madrid..quest’anno però l’obiettivo torna ad essere il Roland Garros ?”

RN: “L’obiettivo ora è Montecarlo. Voglio giocare bene qui e una volta finita questa gara, qualunque sia il risultato, dovrò giocare bene a Barcellona.”

DG: “Hai detto piu’ volte che una delle cose che ti ha fatto più male in questi mesi di pausa, sia stata aver perso i Giochi Olimpici di Londra, dove tra l’altro saresti dovuto essere il portabandiera. Porterai la bandiera della Spagna a Rio?”

RN: “Questo è sicuramente il mio obiettivo per il lungo periodo. Voglio esserci alle prossime Olimpiadi. Non so se avrò effettivamente l’occasione di portare la bandiera, così come avrei dovuto fare a Londra lo scorso anno. La verità è che mi sarebbe piaciuto farlo ma non non ho potuto, e ora spero di riuscirci a Rio. Ci sono un sacco di atleti spagnoli però che sono molto qualificati per fare i portabandiera.”

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DG: “Lo sai che, per il terzo anno consecutivo, sei stato eletto lo spagnolo preferito con cui uscire a bersi una birra?. Almeno non hai perso il sostegno del pubblico”.

RN: “Non lo sapevo ma sarei ben felice di andare a bere qualcosa con ognuno di loro. La verità è che apprezzo molto il sostegno che ogni giorno ricevo dal pubblico, e che, nei sette mesi in cui sono stato fuori dai campi da tennis, è stato più forte che mai. Ora che sono tornato a competere sento il supporto dei fan da tutto il mondo, ma sopratutto dalla Spagna. Questo è motivo di soddisfazione per me e mi dà ancora più energia per continuare a combattere ed essere dove mi trovo ora.”

DG: “Beh ad uno spagnolo medio forse la birra dovresti offrirla tu perché al momento la situazione della Spagna non è troppo positiva. Da sportivo, come vedi l’economia spagnola?”

RN: “Ovviamente è una situazione triste. Vedere un sacco di persone che se la passano male non è per niente bello. Ognuno di noi è toccato dalla crisi direttamente o indirettamente. Nessuno è estraneo a questa realtà o a quella delle persone che ci circondano, come nel mio caso, il popolo spagnolo.
In questi ultimi anni un sacco di persone hanno passato momenti difficili – e tutt’ora ci sono dentro – io vorrei sostenerle. Con uno sforzo collettivo, lavorando ogni giorno con la volontà di uscire dal tunnel in cui stiamo vivendo negli ultimi anni, potremo farcela presto e vedremo di nuovo la luce. Sono sicuro che succederà così perchè la Spagna è un grande paese.”

DG: “Rafa, grazie mille per aver condiviso questo momento con noi e buona fortuna”.

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