Planck e la nuova luce sull'Universo

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Di Euronews
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Gli scienziati hanno tracciato una nuova mappa della prima luce emessa dall’Universo, che fa sorgere importanti domande sul Big Bang. L’immagine fornita del satellite Planck, della missione dell’Agenzia spaziale europea, riproduce la “radiazione cosmica di fondo”, che è la radiazione residua proveniente dalle fasi iniziali della nascita dell’Universo: l’impatto sulla comunità scientifica è innegabile.

“Abbiamo ottenuto un’immagine, una mappa, che si adatta meravigliosamente al nostro semplice modello – racconta Jan Tauber, della missione Planck dell’Esa – allo stesso tempo però abbiamo notato alcune stranezze ed è questo l’interessante, emergono delle incongruenze. Se si guarda al complesso dei segnali della mappa, si noterà che nel nostro miglior modello, nella nostra migliore teoria, c‘è un problema di congruenza dei dati, che sta nella carenza di segnale”.

La scoperta che le conoscenze finora acquisite non sono sufficenti a delinare il fenomeno della genesi dell’Universo ha sorpreso gli addetti ai lavori, come ammette Bruce Partridge, Professor di Astronomia, Haverford College: “Il fatto che sia possibile esaminare per via sperimentale cosa accadde con il Big Bang continua a sorprendermi”.

Certo il modello elaborato finora sul Big bang resta intatto, è piuttosto la teoria dell’inflazione ad essere messa alla prova dalle osservazioni prodotte da Planck, come ribadisce il professore George Efstathiou: “Vediamo stranezze che non sono previste dalla teoria dell’inflazione. Quindi c‘è la reale possibilità che siamo in possesso di un quadro incompleto. Forse siamo stati sviati, l’inflazione non è avvenuta. È possibile che ci siano state fasi dell’universo prima del Big bang, potrebbe essere possibile individuare un periodo pre Big Bang”.

I dati che su piccola scala coincidono con il modello scientifico finora adottato, sono invece meno coerenti del previsto nel quadro complessivo della radiazione cosmica di fondo. “Possiamo trovare una spiegazione teorica che metta in relazione i diversi fenomeni che abbiamo visto – si domanda il professore Efstathiou – le discrepanze emerse rispetto alla teoria dell’inflazione? C‘è la possibilità che sia necessario un cambio del modello di riferimento avuto finora – aggiunge – perché attualmente non c‘è alcuna spiegazione teorica che giustifichi le anomalie che abbiamo visto. Se si trova una teoria che metta in relazione i fenomeni considerati isolati, potremmo essere di fronte alla nascita di nuova legge fisica”.

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