Benedetto XVI: sarà il Papa "invisibile"?

Benedetto XVI: sarà il Papa "invisibile"?
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Di Euronews
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Fra pochi giorni papa Ratzinger lascerà la guida della Chiesa cattolica. Un tempo i papi si rifugiavano a Castel Sant’Angelo davanti all’avanzare degli eserciti nemici. Papa Ratzinger non potrà farlo e non potrà nemmeno diventare “invisibile”. Euronews è entrata in Vaticano, per capire quale sarà il futuro della Chiesa cattolica.

Abbiamo incontrato il direttore dell’Osservatore Romano, il quotidiano ufficiale della Santa Sede, per parlare dell’attuale vuoto di potere e della futura presenza di un ex pontefice ancora in vita.

Paolo Valenti, euronews:
Il più autorevole quotidiano italiano, il Corriere della Sera, titolava in prima pagina il 12 febbraio: “Il tentativo fallito di cambiare la Curia”. Cos‘è che non ha funzionato, il Papa o la Curia?

Giovanni Maria Vian, direttore dell’Osservatore Romano:
Questa è un’opinione che è stata pubblicata sul Corriere della Sera. Io non la condivido, per nulla, perché Il Papa, che crede più nelle riforme personali, interiori che in quelle strutturali ha comunque cambiato il volto della Curia in otto anni. Non dimentichiamo che quello che si sta concludendo è un pontificato che è durato otto anni.

euronews:
Nel suo perentorio discorso di congedo, in occasione del Concistoro per i Martiri di Otranto, il Papa non ha lasciato nessuno spiraglio ad un eventuale cambiamento della sua decisione. Ma non basta. La cosa che stupisce è che nessuno dei cardinali gli ha chiesto di rivedere la sua decisione. Questo è considerato normale?

Vian:
Il diritto canonico prevede che per la rinuncia del Romano Pontefice ci debbano essere due condizioni. La piena libertà e la pubblicità di questo atto. Una decisione che il Papa ha spiegato con grande chiarezza in questo testo che ha dettato in latino ai suoi collaboratori e che è chiarissimo. Il Papa ha sentito che le sue forze non erano più tali da permettergli di “governare la barca” di San Pietro e di annunciare il Vangelo nel modo che, secondo, lui è adeguato al mondo di oggi. E quindi lascia, a metà dell’Anno della fede, il testimone al suo successore”.

euronews:
Lei crede che papa Ratzinger o l’ex papa Ratzinger diventerà “invisibile”?

Vian:
Siamo di fronte ad una situazione senza precedenti, quindi non è possibile prevedere nulla ragionevolmente.

euronews:
Direttore, cos‘è che ha ferito di più papa Ratzinger? I dissidi interni al Vaticano, Vatileaks, gli scandali della Banca vaticana o quelli dei preti pedofili?

Vian:
Sicuramente il Papa ha dovuto affrontare dei pregiudizi sulla sua figura. Ha dovuto affrontare, come ogni papa, una serie di bufere. Ma certamente ciò che lo ha ferito di più è stato lo scandalo degli abusi commessi da membri della Chiesa nei confronti di minori.

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Dino Boffo oggi dirige l’emittente cattolica TV2000. Le sue dimissioni da direttore dell’Avvenire sono state un caso mediatico e politico.

Paolo Valenti, euronews:
Direttore, lei era stato vittima delle accuse del quotidiano della famiglia Berlusconi nel 2009 e, in seguito a questo, aveva deciso di abbandonare la direzione del quotidiano dei vescovi italiani, Avvenire. Lei pensa che, a volte, la decisione di abbandonare, di dare le dimissioni sia vincente?

Dino Boffo, direttore TV2000:
Io direi di sì, almeno nel mio caso è stata una mossa vincente ed è stata l’unica scelta che mi sono sentito di fare. Inoltre l’ho fatto non alla fine della vicenda ma fin dall’inizio, lasciando poi che la verità emergesse. Nel caso di papa Ratzinger direi che è completamente diverso. Egli si dimette per ragioni di età, l’ha detto lui stesso, sente di non farcela più rispetto alle sfide che il tempo e la vita della Chiesa presentano e dunque preferisce lasciare il campo a forze più giovani.

euronews:
Direttore, a chi giovano le dimissioni di Benedetto XVI?

Boffo:
Il Papa nell’uscire di scena dice che alla Chiesa e al popolo di Dio servono energie nuove, energie fresche. Un papa giovane, un papa vigoroso può dare alla Chiesa quello che, per forza di cose, un papa della sua età, di 85 anni, non può più dare. Con questo non voglio dire che l’energia intellettuale di papa Ratzinger fosse diminuita, anzi, dai discorsi, dai libri viene quasi da dire che più invecchia più sa pensare, più riesce a dare. Però il governo della Chiesa non è solamente pensiero o scrittura, il governo della Chiesa è energia intellettuale, forza, grinta, attitudine a decidere sull’immediato. Dunque si capisce anche perché egli voglia cedere il passo.

euronews:
Cosa ne pensa della nomina alla presidenza dello IOR, la Banca vaticana, del nobile tedesco Ernst von Freyberg, membro del Sovrano Militare Ordine dei Cavalieri di Malta nonché presidente della Blohm und Voss che ad Amburgo ha costruito anche navi da guerra?

Boffo:
Io aspetto che i contorni della nomina siano un po’ più chiari perché non è mia abitudine pronunciarmi su cose incerte. Ammetto di essere stato per un attimo sbigottito dalla notizia della sua responsabilità, non so se ancora attuale o pregressa circa i cantieri navali. Se così fosse, cioè se egli fosse tuttora un responsabile di cantieri navali militari, riterrei la scelta non proprio la più indovinata. In quel caso mi auguro che lasci immediatamente.

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