La crisi si fa sentire sui conti di H&M

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Di Euronews
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Gli investitori sono delusi dalle vendite del colosso tessile svedese, H&M, numero due nel prêt-à-porter.

Ad ottobre le vendite del gruppo sono in calo del 5% rispetto al corrispondente mese del 2011. Sui primi dieci mesi dell’anno H&M registra tuttavia una crescita del 4%: un dato quest’ultimo al di sotto delle aspettative in quanto sono stati aperti 300 nuovi negozi nel mondo intero.

Un risultato, dicono a Stoccolma, dovuto in gran parte al fattore clima con un autunno mite e soprattutto al fattore crisi che costringe la clientela a fare economie. Piu’ della metà del giro d’affari proviene dai mercati europei, specialmente da quello tedesco, dove le vendite sono calate del 4% durante il mese di ottobre. A tutto cio secondo gli analisti si aggiungee la diversificazione. H&M soffre anche di un portafoglio marchi meno sviluppato del concorrente Inditex, numero uno del settore, il cui marchi eccetto Zara rappresenta il 62% del totale. Per H&M, invece, i gli altri amrchi sono pari al 5% del totale.

Zara in poche settimane riecse a sviluppare un nuovo prodotto e a lanciarlo sul mercato. H&M ineevce presenta le collezioni due volte all’anno. Da parte sua il gruppo svedese punta su colloborazione con stilisti il che rende piu’ abbordabile il prezzo della moda.

Ultima in ordine di tempo la collezione di Martin Margiela.

Ma gli investitori restano piuttosto scettici. La prova?
Alla borsa di Stoccolma il titolo chiude in calo del 2,96%

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