Didier Deschamps: "In Francia troppa libertà per i giocatori"

Didier Deschamps: "In Francia troppa libertà per i giocatori"
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Di Euronews
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La nazionale francese ci ha riprovato agli ultimi Europei, ma è andata male. Didier Deschamps è subentrato a Laurent Blanc. Rigide le sue regole. Le cose, però, cominciano ad andare per il verso giusto: due vittorie e un importante pareggio a Madrid lasciano la Francia al primo posto nel gruppo I nelle qualificazioni ai Mondiali in Brasile a pari merito con la Spagna. La buona performance non ha però fatto dimenticare i problemi riguardo al comportamento di alcuni giocatori. In un’intervista esclusiva per euronews, Didier Deschamps ci parla dei problemi interni al gruppo.

Claudia Garcia, euronews:
“Buongiorno Didier Deschamps, benvenuto a euronews. Lei allena la nazionale francese da circa quattro mesi. I Bleu sono usciti dagli Europei 2012 ancora una volta a testa bassa e con lei sembra ormai che siano rinati”.

Didier Deschamps, ct della nazionale francese:
“Rinati non lo so, però abbiamo l’obiettivo di andare in Brasile per la Coppa del Mondo e usciamo da un buon risultato perché abbiamo pareggiato con la Spagna facendo un ottimo secondo tempo. Quindi questo ha ridato un po’ di emozioni e un po’ di passione ai tifosi francesi, perché era da tanti anni che non vivevano momenti così”.

euronews:
“Che cosa è cambiato da quando lei è arrivato fino ad adesso?”

Didier Deschamps:
“Tutto! No, scherzo. I giocatori francesi sono bravi, l’importante, al di là delle qualità individuali, è creare uno spirito di squadra, di gruppo. La mentalità con la nuova generazione è un po’ più difficile, perché non è abituata a vivere quotidianamente con esigenze molto alte. Non sono attaccati a questa maglia come devono essere. Certo, magari alcuni hanno un attaccamento meno forte”.

euronews:
“È solo un problema dei giocatori o è anche un problema vero e proprio dell’organizzazione dell‘équipe nazionale?”

Didier Deschamps:
“C‘è questa particolarità: che in Francia i giocatori hanno una grande libertà, troppo grande. Bisogna che ci sia un’autorità più forte da parte dei dirigenti delle società francesi”.

euronews:
“Lei ha avuto qualche conversazione particolare quando è arrivato con M’Vila, Nasri, Ben Arfa, Menez, giocatori che sono stati chiamati dalla Federazione?”

Didier Deschamps:
“Sì, li posso chiamare, posso parlare con loro. A volte spiegare o discutere con loro le mie motivazioni. Però non sono obbligato a farlo, perché ci sono quasi delle giustificazioni da parte loro, ma devono accettare la mia decisione. Però non saranno mai d’accordo con le mie motivazioni”.

euronews:
“Ma lei ha fatto parte di una nazionale che ha vinto veramente tutto. Questa nazionale francese di adesso non ha vinto niente. Ha motivo di avere un ego simile?”

Didier Deschamps:
“L’ego esiste. Qualcuno magari l’ha un po’ più sviluppato di un altro. Può essere una forza interiore, può essere una qualità, può diventare anche un difetto. Ormai è anche un po’ colpa di tutte le persone che ci sono intorno e a volte anche della stampa: uno fa due partite e lo fa diventare un campione”.

euronews:
“Ma lei ci potrebbe rivelare qualche dettaglio, per esempio, di qualche regola che non c’era prima che arrivasse, che adesso è stata creata?”

Didier Deschamps:
“Quando vengono in nazionale devono sentirsi privilegiati, però non devono solo ricevere: hanno dei doveri; il dovere di fare il massimo perché rappresentano la Francia e c‘è tanta gente che aspetta che ognuno dia il meglio di sé.

euronews:
“Che cosa deve fare un calciatore durante l’epoca, durante la stagione per essere convocato da Didier Deschamps in nazionale?”

Didier Deschamps:
“Devono essere competitivi con le loro società, coi club, nelle partite. Questo è già il primo criterio. Poi non devono avere atteggiamenti inaccettabili”.

euronews:
“Per questo motivo Nasri, Clichy, Mexes, Ben Arfa, M’Vila e Malouda hanno perso il loro spazio nella nazionale?”

Didier Deschamps:
“No, Clichy è ancora con noi. Ha giocato”.

euronews:
“Però sta perdendo importanza”.

Didier Deschamps:
“C‘è concorrenza. C‘è un giocatore, che è il titolare, che è Patrice Evra, che gioca nel Manchester United. Quando si cambia ct ci sono sicuramente dei nuovi giocatori, per esempio Malouda che non si allena neanche col Chelsea, si allena coi giovani, quindi è difficile”.

euronews:
“Sì, che però ha giocato l’ultimo Europeo, comunque”.

Didier Deschamps:
“Sì, pero dopo l’ultimo Europeo non si allena più, non gioca più. Poi devo fare delle scelte. Più le scelte sono dure, meglio è”.

euronews:
“Nasri e Ben Arfa stanno a lungo in campo con i loro club nella Premier League”.

Didier Deschamps:
“Sì, sì, sì; stanno giocando bene, però ci sono anche altri giocatori che stanno giocando bene, quindi devo scegliere. Fino ad adesso ho fatto altre scelte”.

euronews:
“E M’Vila?”

Didier Deschamps:
“M’Vila il potenziale ce l’ha. Però dopo quello che è successo, sicuramente non porterà subito la maglia della Nazionale. Questo è certo”.

euronews:
“Molti francesi l’accusano di essere troppo duro e critico con i suoi giocatori. Lei cosa ne pensa?”

Didier Deschamps:
“Non penso, mi chiedono di essere ancora più duro. Poi non sono lì per fare l’unanimità”.

euronews:
“Lei ha fatto parte di una nazionale indimenticabile per la Francia. Come capitano ha alzato la Coppa del Mondo e quella europea. Quali sono le differenze tra la sua Nazionale e quella attuale?”

Didier Deschamps:
“Prima di vivere il ’98 ho vissuto il ’94: non ci siamo qualificati per la Coppa del Mondo. E la mia generazione parlava sempre della generazione di Platini, che si era comportata molto bene. Non è facile per la generazione che viene dopo grandi momenti di vittorie. Ci sono cicli. Anche il Brasile li ha avuti, la Spagna fa qualcosa di straordinario. Però prima e dopo, in generale, una squadra non si può mantenere allo stesso livello per 10 o 15 anni”.

euronews:
“Ma dove può arrivare questa nazionale con Deschamps?”

Didier Deschamps:
“Il più in alto possibile. Dobbiamo già andare in Brasile e poi se va tutto bene, potrei continuare altri due anni per gli Europei in Francia”.

euronews:
“Si avvicina anche il Pallone d’Oro. Volevo chiederle se lei ha già deciso per chi voterà”.

Didier Deschamps:
“Devo votare. Penso che si giocherà sicuramente tra Ronaldo e Messi. Dovrebbero assegnare due Palloni d’Oro, però non è possibile. Ci sono altri giocatori, come gli spagnoli, come Casillas, Xavi e Iniesta, come i portieri, che hanno vinto tanto, però combattere con questi giocatori è difficile”.

euronews:
“Grazie mille per aver parlato con euronews”.

Didier Deschamps:
“Grazie a voi”.

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